Espandi menu
cerca
Johnny Guitar

Regia di Nicholas Ray vedi scheda film

Recensioni

L'autore

hallorann

hallorann

Iscritto dal 7 ottobre 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 90
  • Post 12
  • Recensioni 609
  • Playlist 15
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Johnny Guitar

di hallorann
10 stelle

Durante una bufera di vento giunge nel saloon-casinò di Vienna un uomo con una chitarra a tracolla, è stato ingaggiato come intrattenitore nel locale e dice di chiamarsi Johnny Guitar. Nel frattempo sul posto fanno ingresso lo sceriffo Williams, Mcivers ed Emma Small proprietaria terriera del luogo e fresca vedova del fratello vittima di un assalto alla diligenza. La visita del saloon è motivata dal fatto che la nubile Emma accusa la banda di Ballerino Kid (di cui è segretamente innamorata) di essere colpevole dell’uccisione e che Vienna amante dell’uomo li protegge. La rivalità tra le due donne è subito palese. Vienna giunse cinque anni prima, costruì il locale e ora attende la ferrovia per far decollare i suoi affari. Emma al contrario del fratello non intende più fare accordi con la donna e tramite Mcivers dà un ultimatum di ventiquattro ore per farla sloggiare. Poco dopo Ballerino Kid arriva nel locale con i suoi uomini, i quali cominciano a provocare l’ironico e scanzonato Guitar. Vienna e quest’ultimo legano immediatamente ma ben presto scopriamo perché. Un tempo innamorati i due si lasciarono per l’immaturità di lui che non la sposò, ora le dichiara l’amore mai sopito. Ciò innesta la gelosia di Kid che prima di levare le tende organizza una rapina in banca che compie in contemporanea a Vienna che si reca con Johnny a ritirare tutti i suoi soldi. Emma coglie l’occasione per accusare Vienna di complicità con la rapina e irrompe nel saloon ormai vuoto della donna per farla arrestare e impiccare con il giovanissimo Turkey della banda di Kid, costretto a testimoniare contro di lei. Johnny Guitar che in realtà è l’ex pistolero Logan sarà decisivo per la salvezza di Vienna. La resa dei conti tra le due donne avverrà nel rifugio montano di Kid. Agli americani non piacque JOHNNY GUITAR, tra i tanti e noti motivi forse perché essenzialmente poco virile per i loro gusti. Al contrario dei Cahiers du Cinema che nella persona di Francois Truffaut ne apprezzarono l’originalità e c’è da scommetterci anche a Sergio Leone (ma non ho né prove né fonti a riguardo). Glamour, inusuale, probabilmente inverosimile, tratto da un romanzo di Roy Chansler, scritto da Philip Jordan, diretto e prodotto da Nicholas Ray sta di fatto che ancora oggi appare come un western con le ovaie in cui gli uomini non ne escono bene, non sono degli eroi (neanche Guitar/Logan), bensì dei burattini fragili, accecati dalla gelosia o dal cuore tenero, violenti e buoni solo a fare a botte o a tirare fuori la pistola. Vienna vs. Emma, prima del duello finale si battono con le armi della dialettica e dello scontro verbale, muovono le pedine intorno a loro come meglio credono. Emma i pusillanimi Williams, Mcivers e soci (ottusi non fino alla fine), gli impiegati della banca e riesce persino a far leva sul rissoso Bart. Vienna quasi materna protegge i piccoli Turkey (l’anello debole della banda Kid) e Tom (commovente la sua morte), imbambola l’inetto Kid e si innamora ancora di Johnny. Egli è l’antieroe della vicenda, dismessa la pistola suona la chitarra per poi riprendere la colt per amore solo per amore. Gli americani non potevano amare una figura così romantica e un western così antiwestern. Grande cast e Ray all’ennesima potenza.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati