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Nella valle di Elah

Regia di Paul Haggis vedi scheda film

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La recensione su Nella valle di Elah

di bradipo68
8 stelle

Indagine su una nazione che esporta democrazia al di sotto di ogni sospetto.Bella la storia di Davide e Golia l'un contro l'altro armati e delle pietrate con la fionda che spaccano teste come meloni in campo neutro,la valle di Elah,appunto.Ma forse è un pò troppo didascalica usata in un contesto che la fa puzzare di retorica lontano un miglio.Haggis è un bravo narratore il film è funzionale al messaggio che vuole dare ma non va oltre nel denunciare gli orrori del campo militare e le negligenze.E si capisce perchè un film del genere che doveva essere diretto da Eastwood(che ha glissato) è capitato nelle sue capaci mani.La storia del reduce in licenza in suolo americano che sparisce misteriosamente senza che nessuno dica niente(tranne il padre) è una di quelle storie che cominciano a parlare dell'inadeguatezza di questi soldatini di piombo una volta che rientrano in un contesto di civiltà normale.Del resto in Iraq sono abituati a uccidere quasi senza perchè,a torturare solo per gusto personale o per ordini dall'alto,tanto a chi frega se muore un iraqeno in più.L'importante è non farlo sapere(Falluja dicet).E la stessa cosa vogliono fare col figlio di Hank,quasi vogliono far sembrare che si sia suicidato,si sia fatto a pezzi da solo e si sia arrostito per non lasciare traccia del suddetto suicidio.Ma Hank ha fatto parte della polizia militare,ha il suo bel bagaglio di razzismo(vedi come tratta il messicano),di grissomismo(si accorge subito che la scena del crimine è taroccata,un pò come Grissom di CSI),di rambismo(In quattro poliziotti non riescono a prendere il messicano indiziato che fugge e lui lo abbatte a sportellate menando anche la poliziotta che dovrebbe aiutarlo),di sherlockismo(capisce sempre tutto prima dei poliziotti).In più ha una moglie che è una specie di palla al piede che piange in continuazione(una Sarandon pagata un tanto a lacrima) e un computer portatile che usa per autoflagellarsi usandolo come cilicio vedendo i filmati che gli mandava il figlio.L'indagine non è il pezzo migliore del film così come è pleonastica la figura del poliziotto interpretata dalla Theron in mortificatissimi abiti maschili.E'la classica figura di poliziotto con un scheletrone grosso così nell'armadio(la donna del dobermann con annesso marito violento che alla fine la uccide)un figlio a casa non si sa di chi,colleghi al lavoro che credono che lei è nella polizia investigativa per lavori di straordinaria amministrazione sotto la scrivania del capo(mi ricorda una ministra...poverina di che la accusano) e che alla fine si becca pure un bel papagno sul naso dal Jones furioso contro il messicano.No,non è questa la parte migliore del film.Il film funziona come descrizione del mondo americano odierno fatto di spazi desolati,enormi parcheggi vuoti,strade che finiscono nel bel mezzo del nulla,masnade di ragazzotti(il fatto che siano miilitari non conta praticamente nulla in un regime di giustizia parallela) che non trovano niente da fare che andare nei topless bar a bere,drogarsi,ubriacarsi e rompere le scatole alle spogliarelliste.E'questo quello che ci fa vedere il film assieme ai corridoi freddi e impersonali degli edifici,ci fa vedere una generazione allo sbando e non parlo solo dei giovani ora descritti.Parlo soprattutto del personaggio di Hank le cui certezze crollano a una a una,che crede di aver servito una nazione dalla parte dei giusti e invece si accorge che è stato preso per i fondelli,che si accorge che il figlio che portava in palmo di mano in realtà si drogava ,si ubriacava e torturava prigionieri.E lo sgomento arriva a vette mai toccate prima quando trova l'assassino del figlio e si accorge che è uguale a lui,non è negro,messicano o iraqeno.E'figlio della stessa terra e degli stessi valori.E' questo il motivo per cui il film è da ricordare.Tutto il resto è retorica,compresa una bandiera attaccata al contrario....Il personaggio di Tommy Lee Jones che somiglia a quello dello sceriffo di Non è un paese per vecchi è il valore aggiunto:le sue rughe,la sua faccia che sembra un campo di battaglia,la sua ostinazione a rifiutare di credere fino al riconoscimento del fallimento....Benvenuti nella valle delle lacrime...

Su Jason Patric

particina praticamente da tappezzeria

Su Josh Brolin

anche lui si vede pochissimo

Su James Franco

non male

Su Susan Sarandon

pagata un tanto a lacrima.Sprecata

Su Charlize Theron

mortificata in abiti maschili,ma personaggio pleonastico uguale a decine di altri

Su Tommy Lee Jones

valore aggiunto del film

Su Paul Haggis

non riesce a sfuggire alla retorica

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