La recensione su Transformers

Michele Baia era un operaio della Fiat come tutti gli altri, aveva solo un sogno: fare soldi.

E l'occasione arriva quando un suo superiore, chiamato Stefano Spielbergo decise di promuoverlo.

Michele era felicissimo, perché lo avevano nominato supremo supervisore del Settore 7 (l'Area 51 della Fiat).

Michele si fa le ossa ed entra in contatto con la famiglia Witwicky, famiglia potentissima nonché azionista del colosso Fiat.

Il loro figlio, il viziatissimo Sam, voleva fare l'attore e i genitori si rivolsero a Spielbergo, vecchio amico di famiglia, chiedendo di aiutarlo grazie alle sue conoscenze nel giro, non sapendo che quelle di Stefano erano solo chiacchiere.

Così Stefano si rivolge, senza un motivo preciso, a Michele. Lui è molto spaventato, sa che tutto dipende da lui. Non può tirarsi indietro. Se non farà un film con il rampollo Witwicky, i genitori, in quanto azionisti, lo faranno licenziare, e Michele non potrà mai più realizzare il suo sogno: fare soldi.

(musica di Hans Zimmer in sottofondo)  E così naquero i TRANSFORMERS!

Questo che avete appena letto e lo script di TRANSFORMERS - LA GENESI. Prossimamente al cinema.

A parte gli scherzi, quando mi sono iscritto su FilmTv, sapevo che sarebbe giunto il momento in cui avrei dovuto trattare il "caso" di Micheal Bay, il regista più controverso degli ultimi 20 anni.

E quel giorno è arrivato.

Michael Bay, prima di TRANSFORMERS, si era attratto le antipatie della critica mondiale con film come BAD BOYS, ARMAGEDDON e PEARL HARBOR. Pertanto le aspettative del film sui robot della Hasbro non erano altissime.

Io non sono uno di quelli che difende o demolisce un film in base ai giudizi della critica per apparire più preparato o altro...ma questa volta la critica ci ha visto giusto e non  bisogna essere degli esperti per capirlo.

Può darsi, ed è così, che molti abbiano visto il film come puro cinema d'intrattenimento, senza valutare niente. Ma credo che se non si valutino certi aspetti, allora siti come questo potrebbero anche non esistere.

Con i suoi film precedenti, Michael Bay si era confermato un pessimo regista di pessimi film che (a me) hanno regalato pessimo intrattenimento, e con questo film conferma tutto, e conferma anche la sua avidità di soldi.

Io non amo particolarmente i blockbuster, perché hanno come unico obiettivo il guadagno, ma ci sono dei film che funzionano molto bene, come i film della Marvel Cinemaitc Universe o anche i film di Nolan, che, seppur mirando esclusivamente al guadagno, riescono a regalare piacevoli ore di svago e ci riescono anche con i cinefili, a causa di alcuni particolari modi di narrazione cinematografica.

In TRANSFORMERS non ci sono dei particolari modi di narrazione cinematografica, se non le esplosioni (foto di sopra).

Il film è il prodotto di un montaggio schizzato e frenetico di migliaia di eplosioni girate con rapidissime carrellate e zoom improvvisi.

Bella vero? Il film TRANSFORMERS  si riassume in questo: Megan Fox che apre il cofano della macchina e mostra le sue forme perfette (riprese meticolosamente da tutte le inquadrature possibili ed immaginabili).

TRANSFORMERS mira al guadagno con colpi, decisamente di basso livello, come questo. Il che conferma l'avidità di Michael Bay, che però condivide il tutto con Spielberg.

Rabbrividisco quando si parla di Spielberg come autore, perché lui non è mai stato un autore, se non in pochissime occasioni (SCHINDLER'S LIST e MUNICH, tanto per citarne due).

Spielberg, come il suo amico Lucas, ha sempre cercato il guadagno facile, ed evidentemente in Michae Bay ha trovato il pollo da spennare.

Io ho visto i primi tre film di questa saga, e quindi posso affermare con tranquillità che TRANSFORMERS è il migliore della serie (se non altro il meno peggio), forse a causa della novità e della ancora non così evidedente megalomania di Bay.

Prima di vedere il quarto film su Sky, ho deciso di rispolverare il tutto con una bella maratona, anche se il peggio deve ancora venire...

(musica di Hans Zimmer in sottofondo) Continua nella prossima puntata...