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Le vite degli altri

Regia di Florian Henckel von Donnersmarck vedi scheda film

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La recensione su Le vite degli altri

di dedo
10 stelle

Non è accettabile irridere un film non per il suo contenuto, ma perchè ideologicamente "scomodo" o liquidarlo come un cumulo di falsità: sarebbe come sostenere che i campi di sterminio o i gulag sono invenzioni. Su come si viveva nella DDR (detta anche Stasiland) cito le parole di Angela Merckel (che ci ha vissuto per 35 anni): "la DDr fu lo stato dell'ingiustizia... non c'erano libere elezioni nè libertà democratiche, nè libertà di scelta di opinione o religiosa". Persolanlmente ne ho avuto una triste esperienza, di cui posso parlarne se a qualcuno interessa, in privato. Eliminato in via definitiva l'aspetto politico darò la mia opinione sul film (e questo credo e spero sia lo scopo dell'esistenza di questa comunità). Il film è eccezionale. E' quasi impossibile credere che un regista e srittore del testo al suo esordio abbia potuto dare vita ad un'opera così compiuta. Mi sono emozionato dalla prima all'ultima scena e, per quanto mi sforzassi, non sono mai riuscito a cogliere l'autore in fallo. Il film non invia messaggi ermetici, non demanda alla individuale introspezione interpretazioni approssimative, ma esplicitamente racconta una storia di amore e di umanizzazione che si fondono armonicamente, senza sussulti, con lo sguardo e la mente concentrati sulla evoluzione del racconto più che plausibile. E' un continua sequenza di spunti e scene indimenticabili: la lezione all'Università della Stasi, la visione di una città vuota, la vista all'amico regista Albert Jerska, in coabitazione forzata e impossibilitato a continuare il suo mestiere, il pranzo e la barzelletta su Honecker, "l'avviso" a Georg Druyman ( regista) a controllare i rapporti fra la sua donna ed il ministro (è l'inizio dello sgretolamento della granitica fede del capitano della Stasi ?), il suicidio di Jerska e la suonata dello spartito regalatogli da questi ed intitolato "suonata per le persone buone", lo stupro in auto da parte del ministro sulla attrice Christa-Maria Sielannd (l'attrice che si è già concessa per fare carriera, ma che, innamoratasi di Druyman, non ne vuole più sapere e sopravvive a questa corte assillante con l'uso di spicofarmaci), la paura di perdere Christa e di accettare piuttosto che perderla di smettere anche di scrivere, l'incontro al bar fra Christa ed il capitano della Stasi che implicitamente le consiglia di non frequentare più il ministro, i maneggi per controllare se la casa è "sicura", la pubblicazione di un articolo di dissenao su Der Spiegel, le irruzioni della Stasi, la sconfitta psichica della Christa che fornisce indicazioni compromettenti per Druyman, la seconda irruzione della polizia ed il suicidio di Christa, la fine della carrirera del capitano spione, la cadura del muro di Berlino e l'esame dei fascicoli di indagine da parte di Druyman che si rende conto di essere stato sempre sotto osservazione da parte della Stasi, ma che il relatore dei rapporti ha travisato la realta a suo favore. Il film finisce in punta di piedi, con l'acquisto da parte dell'ex capitano della Stasi del libro "suonata per persone buone" di Druyman e la dedica "a HGW XX/7 con riconoscenza (era la sigla con cui chiudeva i rapporti delle sue osservazioni) Pregevoli e fondamentali i momenti in cui HGW XX/7, che conduce una vita solitaria e squallida, alleggerita da da immondi rapporti sessuali mercenari, si vede costretto a spiare, per motivi spregevoli, una coppia felice nonostante il clima di terrore, capace di sopportare tutto pur di stare insieme nella speranza di un futuro migliore. Il confronto fra la sua vita e le vite dei due amanti lo umanizzano e lo spingono a proteggere la coppia che deve spiare, con grande rischio personale. La regia non eccede in alcun modo, è impeccabile nel delineare un racconto difficile, ti incolla allo schermo , ti commuove. Gi attori sono straordinari, si attengono con idonea misura all'interpretazione dei rispettivi personaggi. La musica segna il tempo del film in maniera ineguagliabile senza mai prevaricare o forzare una situazione. Montaggio, luce e fotografia molto buoni. Spendido film. Voto 9

Sulla colonna sonora

Niente di meglio per questo film

Cosa cambierei

Assolutamente nulla

Su Florian Henckel von Donnersmarck

Fantastica (ed era la prima volta), ineccepibile, misurata e fluida

Su Ulrich Muehe

Una recitazione poche volte vista ad un livello artistico equivalente.

Su Sebastian Koch

Ottima, perfetta nel personaggio

Su Martina Gedeck

Grande in una parte difficile

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