Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Siamo ai vertici assoluti di Hitchcock, e quindi di un cinema che è arte innanzitutto. La sequenza finale sul monte Rushmore è un pezzo di storia del cinema, copiata da tanti, che l'hanno banalizzata. La nostra adrenalina è al massimo e scorre a fiumi e noi spettatori ci identifichiamo col nostro eroe, inconsapevole di ciò che gli sta accadendo. Magari pure noi, nel profondo del nostro cuore, sogniamo di venire coinvolti in un magnifico intrigo internazionale, in compagnia di una stupenda Eva Marie Saint.
Un pubblicitario, scambiato per una spia, viene coinvolto in un'intrigo tra spie e dovrà sudare x venirne fuori.
Magica, inimitabile, di Hermann.
Un pò di convinzione in + nell'interpretazione in Mason e in Eva Marie Saint.
Il solito, puntuale Mason per la parte del cattivo. Se non sbaglio è la sua unica prova col maestro Alfred, e forse è un cattivo un pò schematico. Ma non importa, è bravo abbastanza per fugare ogni nostro dubbio. Ancora una volta è un Mason che si innamora della donna sbagliata e dovrà poi subirne le conseguenze.
E' un mostro di bravura, ci fa sorridere perchè interpreta bene la parte dell'ingenuo pubblicitario, che vorrebbe di tutto, tranne che trovarsi in mezzo ad un intrigo di spie. Sa venirne fuori con una sagacia che farebbe invidia a qualsiasi spia. Ed il suo fascino rimane immutato anche nelle situazioni più assurde.
Una bella senz'anima...apparentemente! In realtà pure lei è una spia, ma lo veniamo a sapere solamente verso la fine, dopo che ci era stata antipatica per diverso tempo. Bella, ma non stupenda; brava ma non eccezionale. Il fatto è che, davanti a Grant, tutti si rivelano essere mediocri. Ma per il solo fatto di aver avuto questa parte in questo film, dovrebbe farla sentire orgogliosa per l'eternità.
Maestro unico nella suspense, qui realizza un capolavoro con un susseguirsi di colpi di scena, inseguimenti nel deserto, magiche sequenze grazie ad attori (soprattutto uno, Cary Grant) magnifici. In un film del genere c'è tutto, le risate sono assicurate, quanto le scene mozzafiato. Ed il tutto non è per nulla banale, ma la vicenda è ben costruita da un regista che sa bene il fatto suo e che compare anche qui come suggello di un film memorabile.
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