Regia di Francesco Amato vedi scheda film
Bocciato alla maturità, Alessio, 18enne romano, vede andare a monte il progetto di partire in Interail con due amici. Decide di scappare da casa, finisce in un fatiscente stabilimento del litorale laziale gestito da un tipo dalle maniere spicce e decide - dopo varie vicissitudini - di rimanere lì per trasformare il posto in una specie di Rimini del centrosud.
Opera prima realizzata dagli allievi del centro sperimentale, Ma che ci faccio qui è - a partire dal titolo ispirato a Chatwin - un'operetta corriva infarcita di luoghi comuni di ogni genere, diseducativa (il protagonista scempia qualsiasi bene pubblico per scriverci "Alessio è stato qui", proprio come fanno gli adolescenti di oggi, incapaci di recepire il senso della collettività), rozza, con un livello di recitazione amatoriale. E poi non se ne può più di questi epigoni di Muccino, capaci di raccontare soltanto esami di maturità, occupazioni, ultimi baci e incomunicabilità tra genitori e figli.
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