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Impiccalo più in alto

Regia di Ted Post vedi scheda film

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La recensione su Impiccalo più in alto

di scapigliato
8 stelle

Il primo film hollywodiano da protagonista per lo Straniero leoniano. Un po' per scrollarsi di dosso i caratteri che l'hanno reso celebre e per dare vigore alla sua statura di attore a tutto tondo, Eastwood declina l'invito per "C'era una Volta il West" e gira "Impiccalo Più in Alto". La scelta è accettabile, anche se lo avremmo voluto tanto nel ruolo di Armonica, e oggi abbiamo così due belle interpretazioni, Bronson nel film di Leone, e Eastwood nel vendicatore tornato dall'Inferno. Però non troviamo l'atmosfera surreale e a tratti gotica de "Lo Straniero Senza Nome", o quella misteriosa de "Il Cavaliere Pallido", per non citare i tanti Spaghetti-Western che hanno tratteggiato il loro eroe come un uomo misterioso venuto da chissà dove. L'aurea spettrale, il Jack Cooper di Eastwood, non ce l'ha, ma del vendicatore invincibile ha tutto il resto: la forza, la determinazione, la consapevolezza, il fascino.
Dopo l'uccisione del messianico Dennis Hopper il film ci indica subito che d'ora in avanti la giustizia divina ha lasciato questo mondo, e a subentrarle è arrivata quella umana, non priva di contraddizioni e ingiustizie. Il ruolo di Pat Hingle, il Giudice Fenton, è l'incarnazione della bonarietà con cui vogliamo immagginarci l'istituzione, amica del cittadino. In realtà è un uomo sadico, non troppo, ma che crede nel potere di un uomo solo. In parte è giustificabile, vista l'estensione del territorio che gli compete, ma questo non fa di lui un padre eterno. Ed è un aspetto ancora radicato nella cultura americana. Le scene delle impiccagioni sono teatralizzate all'inverosimile e altrettanto dilatate. Il disgusto che ci arriva da quello che vediamo non ha mezzi termini. Anche il ruolo stesso di Eastwood è ambiguo. Infatti, mentre i due ragazzi che voleva salvare stanno per essere impiccati andrà a letto con una prostituta (Cielo! Dov'è sta l'eroe?), e viene addirittura lasciato in fin di vita dai cattivi di turno. Dove vanno gli eroi di oggi? Vanno esattamente al patibolo senza una ragione. Il patibolo dei fantasmi del passato. Eastwood uomo storicamente di destra, ma non troppo o meglio più saggiamente di chi lo rappresenta, avverte il conflitto con una legge repressiva e cieca, ma davanti ad essa non sa come comportarsi. Chiaramente il film non è suo, e nemmeno l'ha scritto, ma interpretandolo ha scelto il film che meglio lo rappresentava.
Un film che ancora oggi è bello vedere per la già abbastanza presente estetica della violenza leoniana e corbucciana. Sarebbe carino andare oltre all'ambiguità del film e carpire dal personaggio di Eastwood il completo rifiuto della pena capitale, o l'esatto contrario.

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