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Red Road

Regia di Andrea Arnold vedi scheda film

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La recensione su Red Road

di bluefalcon
6 stelle

Il primo paragone che mi viene in mente è certamente quello con Kieslowsky...con qualche film del suo decalogo. La lentezza del procedere, l'accuratezza dell'analisi visiva dei dettagli... insomma...è tutto fuorché un lavoro di ampio respiro.
Troppo lento per i miei gusti. La cosa che balza al giudizio immediato è senz'altro il lato buono del grande fratello, la sicurezza, la possibilità di essere tra virgolette protetti previa fare parte di un circuito visivo gestito da qualche società privata. In effetti un tempo quando queste cose erano solo fantascienza, gli attacchi personali e le violenze pertpetrate si sprecavano e nessuno poteva farci nulla. Se non altro oggi i malintenzionati si trovano impacciati sapendo che un servizio di pronto intervento li bloccherebbe pochi istanti dopo la malefatta. Si tratta anche qui di vedere il rovescio della medaglia e che tutto sommato poter circolare più o meno tranquilli di sera in una grande metropoli sapendo che qualcuno sorveglia non è poi così male.
Ciò che non mi è affatto piaciuto (senza peraltro voler esporre un giudizio negativo a priori) è l'atteggiamento di una donna che pur di avvicinare il colpevole dell'uccisione della propria famiglia, riesce a portarselo a letto. Ai miei occhi questa è cosa intollerabile e molto fastidiosa ma si sa, l'inconscio umano o se vogliamo il lato ombra a volte è pieno di piacevoli o spiacevoli sorprese e non sempre si possono prevedere.

Se si riesce a superare i primi 20 minuti, resistendo alla tentazione di chiudere per vedere i cartoni animati, il film diventa un pochino più interessante.


Sulla trama

Una donna che lavora per una società di sorveglianza, scopre una sera il responsabile dell'uccisione della sua famiglia. Inizia un pedinamento che ha per obiettivo l'entrare nell'intimità del personaggio per poterlo manipolare secondo i prorpri fini, che altro non sono se non quelli di vederlo dietro le sbarre. L'operazione sxembrerebbe riuscita, senonché....

Su Nathalie Press

la classica perversa detestabile, anche se pur sempre una bella figliola

Su Andrea Arnold

Spiazzante per la sua lentezza

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