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La casa del diavolo

Regia di Rob Zombie vedi scheda film

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La recensione su La casa del diavolo

di Utente rimosso (wesale)
10 stelle

"The Devil's Reject" (malamente tradotto in Italia come "La casa del diavolo"), sequel de "La casa dei 1000 corpi" è il capolavoro di Rob Zombie, insieme a "Le streghe di Salem".

Si, perchè di capolavoro si parla.

Con il suo secondo lungometraggio Rob Zombie sfoggia tutta la sua passione per l'horror classico e la musica, riuscendo così a sfornare questo film magnifico.

La storia è basilare:

una famiglia di matti che tortura e uccide persone viene scoperta e questi dovranno scappare dalla polizia.

Ma non è la storia il fulcro del film, ma sono i personaggi, le ambientazioni e i dialoghi ad elevare al massimo il film, comprese anche un inizio e un finale memorabili, ma andiamo con ordine.

La pellicola inizia con la retata della polizia alla casa dei "reietti del diavolo" dove Otis (Bill Moseley), Baby Firefly (Sheri Moon Zombie) e Mother firefly (qui interpretata da Leslie Easterbrook mentre ne "La casa dei 1000 corpi" era il ruolo di Karen Black) stavano beatamente dormendo, e già da qui si capisce che stiamo per guardare un gran film.

Il tutto è girato con una tale perizia e oculatezza per i dettagli, che colpiscono subito lo spettatore; non c'è un rallenty fuori posto e, a mio modo di vedere, è una scena quasi musicale:

i colpi di pistola, le inquadrature e i rallenty, sono perfettamente mescolati, tanto da donare al tutto una musicalità, tutto è fatti con i tempi giusti.

Dall'inizio sembra quasi che John Ford e Walter Hill diriggano insieme.

Comunque la famiglia riesce a scappare tranne la madre, che verrà catturata dallo sceriffo.

Ora entra in gioco il Capitano Spaulding (Sid Haig), padre dei due reietti rimasti, che li aiuterà a scappare.

Di qui in poi in nostri "eroi" attraverseranno varie peripezie, prima di arrivare a un finale con la F maiuscola.

Non voglio fare spoiler per non rovinarvi questa scena fantastica, posso solo dirvi che il tutto è accompagnato da "Free Bird" dei Lynyrd Skynyrd, canzone abusata durante la storia del cinema (da Forrest Gump a Elizabethtown), ma utilizzata come si deve solo qui e in "Kingsman: Secret Service" (anche se non con la stessa potenza).

Ecco in questa scena si nota che Rob Zombie è un musicista e che voleva assolutamente questa canzone per questa scena, perchè le immagini sembrano montate sulla canzone e non viceversa, come si fa di solito, e questo rende il tutto perfetto, compatto e libero, come i nostri protagonisti, come la canzone.

E comunque c'è sicuramente stato un lavoro di montaggio impressionante solo per i 5 minuti finali, visto che ci sono tantissimi dettagli su mani, volti, proiettili e sangue.

Al succo, perchè "The Devil's Rejects" è un capolavoro?

Allora assodato che è girato benissimo, il film, a mio parere, ci pone davanti ad un quesito, ossia chi è peggio i reietti o lo sceriffo pronto a tutto per vendicarsi?

Mentre i protagonisti assassini, malati e perversi, non si nascondono dietro una maschera per nascondere la loro vera natura, mentre lo sceriffo nasconde dietro al distintivo il suo vero modo di essere, ossia vendicativo, violento e sadico (come si vede verso la fine).

Certo Rob Zombie condanna i reietti, perchè il fatto di essere cresciuti in un determinato ambiente non ti obbliga a compiere determinate azioni, come uccidere o torturare, altrimenti tutti i figli di assassini e stupratori, da grandi sarebbero come i padri (e magari non avremmo mai avuto il grande Woody Harrelson da attore, ma da omicida).

"Io sono il Diavolo, e sono qui per fare il lavoro del Diavolo" così dice Otis a un povero malcapitato, che stava pregando di lasciarlo vivere, e con questo Zombie ci dice che nel suo film non c'è speranza alcuna e ognuno ha il suo ruolo, anche se gli unici a rispettare il proprio ruolo, gli unici che sono veri, sono i reietti.

E comunque il film trasuda cinema e musica da tutti i pori, partendo da Tobe Hooper, Elvis Presley, fino ad arrivare a Wes Craven, i Lynyrd Skynyrd e i fratelli Marx.

Soprattutto quest'ultimi sono molto importanti per il film, poichè i nomi dei protagonisti (apparte lo sceriffo), sono delle citazioni a dei personaggi delle loro opere:

il capitano Spaulding viene da "Animal Crackers"

Firefly viene da "La guerra lampo dei Fratelli Marx"

Otis viene da "Una notte all'opera".

Fantastico il dialogo tra lo sceriffo e un critico d'arte appassionato di fratelli Marx, nel quale il critico insulta Elvis Presley e il poliziotto lo aggredisce, in maniera assurda.

Anche da questo si vede come Rob Zombie abbia molto sul cazzo (ops!) il personaggio dello sceriffo.

Zombie è probabilmente il volto più rassicurante del cinema horror americano e non vedo l'ora di vedere il suo nuovo film "31".

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