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Dracula cerca sangue di vergine e... morì di sete!!!

Regia di Paul Morrissey vedi scheda film

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La recensione su Dracula cerca sangue di vergine e... morì di sete!!!

di Mr Rossi
6 stelle

Il conte Dracula più sfigato della storia del cinema vomita continuamente sangue perchè non trova una vergine. Bizzarra commedia horror erotica da ricordare solo per le belle e giovani attrici, una amante del biondo stalliere-stallone anche fuori dal set e nuda in due scene. Tempi duri per i troppo visti vampiri.

 

Il conte Dracula (Udo Kier) ormai malato da tempo, decide di andare in Italia per cercare una vergine da succhiare e guarire. Il motivo della sua decisione è l’ aver sentito dire che in quel paese cattolico le giovani donne rimangono vergini fino al matrimonio. Ospitato dal Marchese De Fiore (Vittorio De Sica nella sua ultima interpretazione) un vecchio nobile decaduto che vive con le quattro giovani figlie Esmeralda, Perla, Rubinia e Saffiria (tre belle e una brutta ma tutte senza marito) il nobile vampiro si accorge presto che erano tutte balle e comincia a star sempre più male. Finirà fatto a pezzi a colpi d’ ascia dal geloso stalliere biondo Mario (Joe Dallessandro) che passava il suo tempo libero a fare l’ amore con Rubinia (Stefania Casini) e le altre due sorelle, morendo insieme con la più brutta delle figlie di De Fiore (Milena Vukotic) l’ unica che non ha morso e purtroppo per lui anche l’ unica ad essere ancora vergine.

 

Bizzarra commedia horror erotica girata dall’ americano Paul Morrissey, con la supervisione di Andy Warhol e la collaborazione esterna del regista italiano di genere Antonio Margheriti. Ma il maestro della Pop Art Warhol non era un regista indiscusso e Margheriti ancora meno. Il film ha il poco invidiabile primato di rappresentare il conte Dracula più disgraziato e penoso della storia del cinema, che per tutto il film vomita sangue per poi finire miseramente smembrato. Una probabile conseguenza di troppi film più seri su Dracula e vampiri e vampire girati fino ad allora in varie versioni: Classica, esotica e moderna. Anche le commedie horror non erano più una novità, specialmente dopo il successo di film del genere diretti da Mel Brooks e Roman Polanski, che pare abbia recitato in questo film come comparsa in una breve scena. Infatti Paul Morrissey, sempre con la supervisione di Antonio Margheriti e Andy Warhol, girerà anche una commedia sul mostro di Frankenstein sempre con Udo Kier come protagonista, da non confondersi con una brutta copia italiana di “Frankenstein Junior” con Aldo Maccione nel ruolo del mostro sempre arrappato, uscita nello stesso periodo con scarso successo e su questo cineforum esaltato da qualche trashomane. Furono inevitabili altri mediocri tentativi di imitazione, come quello sconosciuto film angloamericano con il noto David Niven protagonista nel ruolo di Dracula, da noi intitolato “Vampira” ma con il titolo originale di “Old Dracula” (“Vecchio Dracula”). Tutti film giudicati strani ma poco divertenti come quella più vecchia commedia horror del 1960 con Christopher Lee e Ranato Rascel.  Ma ormai erano tempi duri per i vampiri, già fin troppo rappresentati al cinema in tutte le maniere e quindi trovare qualche idea originale su di loro era come volere cavar sangue da una rapa.

 

Già il titolo italiano del film dell’ incredibile trio Morrissey-Margheriti-Warhol suona come una barzelletta da appendere al muro mentre l’ originale sarebbe “Blood for Dracula” (“Sangue per Dracula”). Con una trama e dei personaggi da film porno, l' aspetto più memorabile sono indubbiamente le performance erotiche di Joe Dalessandro e di Stefania Casini, una allora giovane attrice italiana all’ epoca del film compagna dell’ attore già amante di Warhol. La stessa attrice interpretò altri film di vari registi e qualità, con dei partner che andavano da Renato Pozzetto a Robert De Niro. Altrettanto di bella presenza le due attrici Dominique Darel e Silvia Dioniso. Milena Vukotic, più nota come una delle due mogli del ragionier Fantozzi, per l' ennesima volta interpreta il brutto anatroccolo della situazione, in questo caso una povera disperata che non ha mai visto un uomo. Indubbiamente l’ attore tedesco Udo Kier nel ruolo del vampiro sofferente, talvolta con il sottofondo delle belle ma tristi musiche di Claudio Gizzi, risalta molto di più sul personaggio antagonista dello stalliere-stallone comunista di Dallesandro, espressivo come un tronco d' albero.

 

  Visto oggi il grottesco film di Paul Morrissey and The Factory Company è memorabile solo per certe scene di nudo integrale che non per certi discorsi politici di Dalessandro o tantomeno per le metafore sociopolitiche che il regista o gli aiuto registi volevano trasmettere al pubblico, forse in parte più consapevole di un servizio fotografico della Casini nuda pubblicato sulla rivista per adulti “Playmen”. Certe scene sono poco credibili anche per una commedia, come quelle con Dracula girate in pieno giorno mentre tutto il resto è di una noia mortale a parte qualche scena di nudo e di sangue come quella finale della morte di Dracula, realizzata dall' effettista speciale italiano Carlo Rambaldi, noto per gli effetti speciali ancora fatti a mano, dei celebri kolossal americani di successo come "King Kong"  di Guillermin e "E.T. L' Extraterrestre" di Spielberg. "Dracula cerca sangue di vergine e... morì di sete!!!" è un film con una fama di cult movie underground soprattutto perché mai trasmesso in televisione sui canali pubblici e poco reperibile sul mercato dell’ home-video ma in realtà è uno di quelli che hanno decretato la scomparsa dei vampiri dal mondo del cinema per parecchio tempo.

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