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Il gatto a nove code

Regia di Dario Argento vedi scheda film

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La recensione su Il gatto a nove code

di ClintZone
7 stelle

Secondo capitolo della "trilogia degli animali", un film che è stato rivalutato nel corso degli anni. Un Argento agli inizi della sua carriera che mostra già una maestria e un talento incredibile.

Seconda opera firmata dal regista romano Dario Argento. Seconda opera della sua "trilogia degli animali" iniziata con il bellissimo "L'uccello dalle piume di cristallo" e terminata con lo stupendo "Quattro mosche di velluto grigio".

Questo secondo film non convinse immediatamente ne Argento ne i produttori del film, dicevano che non era abbastanza pauroso e che non avrebbe avuto il successo sperato.

E invece...il film ottenne un successo di pubblico incredibile e nel corso degli anni lo stesso Argento ha rivalutato il film.

E' vero che forse non siamo al livello del primo e del terzo film, questo sembra essere più un giallo in stile americano che un thriller all'italiana, fatto stà però che il film è girato in maniera perfetta e ha degli attori formidabili.

Gli omicidi presenti nel film forse sono anche più efferati di quelli del primo film, si ricorda un uomo buttato sotto un treno, gente uccisa traminte uno spago sul collo, insomma funziona.

Interessante notare anche che Argento in questo film ha eliminato una delle sue caratteristiche fondamentali, e cioè l'assassino con i classici guanti neri, cappellaccio nero e impermeabile...una caratteristica fissa nei suoi film. Qui Argento elimina il "look" dell'assassino per concentrarsi di più sull'intreccio della trama.

In ogni caso la cosa che sicuramente colpisce di più ed  anche il punto forte del film è senza dubbio la regia di Argento, che è veramente perfetta.

Un Argento agli inizi e con la grinta di voler girare alla perfezione, un autore con tutta la voglia di colpire pubblico e critica, colpire attraverso la tecnica e lo spavento e in questa prima fase della sua carriera ci riusciva pienamente.

Bellissima anche la scena del cimitero, mentre la rincorsa finale sui tetti è una soluzione secondo me risucita si, ma non ha un sapore titpico del thriller italiano.

Ecco perchè prima affermavo che questo film sembra voler provare a "internazionalizzare" un pò il giallo all'italiana.

E' un film quindi che va visto senza la minima ombra di dubbio, validissimo, fatto benissimo e sopratutto girato perfettamente.

A parte il fatto che io penso che di Dario Argento i film che partono da "L'uccello dalle piume di cristallo" fino a finire almeno a "Opera" vanno visti tutti, perchè quello era il Dario Argento che ha reso grande il thriller e l'horror italiano in tutto il mondo.

Insieme a Mario Bava e Lucio Fulci Argento ha sicuramente fatto grande il nostro cinema horror nel mondo, infatti questi registi sono amatissimi e ce li invidiano tutti, e noi di questo possiamo essere solo contenti.

Un film da vedere, consigliatissimo.

ClintZone

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