Regia di Alex de la Iglesia vedi scheda film
Una commedia nera, che purtroppo non sono molto frequenti nel nostro panorama cinematografico, realizzata in maniera più che discreta, non tenendo conto di nessuno sconto del così detto politicamente corretto, che fa spesso danni irreparabili in un’operazione cinematografica. Il film dall’inizio alla fine non smette mai di graffiare a qualsiasi parte si rivolga e tutto questo crea una linfa inesauribile di critica che inizia con: la voglia di protagonismo, la scalata al successo senza guardare per il sottile, il narcisismo machista, il consumismo senza regole senza perché, i rapporti umani praticamente inesistenti, la bruttezza, che tale rimane, senza ammorbidimenti di sorta e che arriva alla sua rivincita, non solo morale, ma di una materialità più che esorbitante. La forza del ricatto scoperto che non dà tregua, pur di arrivare agli intenti preposti, visto la casualità con cui è arrivata in possesso dell’arma necessaria. La messa alla berlina della famiglia, non risparmiando, nella cattiveria, neanche l’infanzia. Insomma si pigia il bottone del nero in maniera non esasperata , ma sempre continua ed equilibrata, tanto da fondere il divertimento, che vi assicuro ce ne è da vendere, con le situazioni drammatiche e quasi horror che si vengono a creare, ma senza mai oltre passare i confini del farsesco, anche se in nero, con una traccia surreale che riesce a fondersi perfettamente. I protagonisti sono efficaci in tutta la linea, e danno quel valore aggiunto necessario al corpo della storia
una storia forte, ma che diverte moltissimo
penso che qui abbia raggiunto l'equilibrio, che altri film aveva
assolutamente perfetto
si concede perfettamente al ruolo, senza complessi
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