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Lupin III: il castello di Cagliostro

Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film

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La recensione su Lupin III: il castello di Cagliostro

di Antisistema
6 stelle

Il film "Lupin III - Il Castello di Cagliostro" segna nel lontano 1979 il debutto alla regia da parte di Hayao Miyazaki nella realizzazione di un lungometraggio, dopo aver fatto anni di gavetta con famose serie animate come la prima serie di "Lupin III" e "Conan il Ragazzo del Futuro". L'opera viene portata qui in Italia da Yamato Video, la quale confeziona sia un'edizione in DVD che una in Blu-Ray, seppur non siano di altissima qualità, vista anche l'assenza quasi totale di extra.

 



Nonostante Miyazaki oltre alla regia e al character design abbia curato anche la sceneggiatura, la storia non brilla certo per genialità o inventiva rispetto alle altre sul personaggio. Lupin e Jigen dopo un colpo al casinò di Montecarlo scoprono che il denaro rubato è falso, e analizzandolo scoprono che tali banconote provengono dal piccolo paese di Cagliostro. Governato da un avido Conte, Cagliostro è anche la casa di Clarisse, giovane ragazza che Lupin aveva incontrato anni prima e che ora subisce le angherie del Conte che vuole cercare il tesoro segreto della sua famiglia. Tra damigelle in pericolo, scenari suggestivi, scontri a fuoco e fughe rocambolesche, Lupin dovrà far luce sulla faccenda e salvare la dolce donzella in difficoltà.

 



La trama in sé come tutte le storie sul personaggio è molto semplice, ma il punto di forza dell'opera risiede in come Miyazaki l'ha raccontata; infatti il regista ha optato per una messa in scena di tipo fiabesco. Ci ritroviamo quindi un piccolo principato immerso nel verde più assoluto, taverne rustiche, un castello antico che si erge in mezzo a un lago e una torre, all'interno della quale è rinchiusa una fanciulla. Naturalmente ciò ha portato delle modifiche a livello caratteriale anche per il personaggio di Lupin, il cui comportamento da donnaiolo incallito e ladro invincibile viene quasi del tutto accantonato per far posto a una figura che rispecchia maggiormente quella del principe azzurro, mettendone così in risalto il lato più umano, tanto che svariate volte verrà messo in seria difficoltà dal perfido conte di Cagliostro, la cui caratterizzazione è macchiettistica, poiché serve solo da contraltare per far risaltare l'innocenza di Clarisse. Dopo Lupin sicuramente il miglior personaggio è proprio la ragazza (che fisicamente somiglia non poco alla futura Nausicaa), la quale incarna il prototipo della fanciulla "miyazakiana" dolce e sensibile, seppur abbia un ruolo passivo innanzi agli eventi.

 



Nonostante i quasi quarant'anni, le animazioni reggono bene allo scorrere del tempo, infatti esse mantengono ancora oggi intatta la loro fluidità e spettacolarità. Impossibile non citare i pittoreschi paesaggi, con le montagne sullo sfondo che sembrano le nostre care Alpi, così come il piccolo paesino di Cagliostro rappresentato in tutto il suo calore e la sua accoglienza, grazie all'uso di una buona fotografia, la quale riesce a dare il meglio di sé nelle scene notturne, così creando una splendida atmosfera di purezza montanara. 
Tra tutte le scene svetta la sequenza dell'inseguimento iniziale con la cara e vecchia Fiat 500, ma è da segnalarsi anche lo scontro sulla torre nella quale è rinchiusa Clarisse, dove Miyazaki dà sfogo a tutto il suo estro registico. C'è da segnalare che queste due sequenze, insieme allo scontro finale con il Conte, sono le uniche più movimentate, perché per tutto il resto del film Miyazaki ha scelto di optare per un ritmo sostenuto e con intere scene senza alcun dialogo.

Insomma, il regista non s'è limitato a fare il compitino dirigendo il film e basta, ma ha cercato di innestare al suo interno alcuni elementi più personali (seppur siano in stato molto embrionale); il problema è che tale film, seppur discreto, finisce con il subire troppo i paletti imposti dal personaggio. 
E' da sottolineare la scarsa importanza data a Jigen e Goemon, che compaiono pochi minuti all'interno della pellicola; anche Fujiko, seppur decisiva in alcuni frangenti, non riesce ad emergere nella storia. Visto l'alto costo e alcuni cambiamenti apportati da Miyazaki, il film non fu un successo al botteghino, riuscendo a malapena a coprire i costi di produzione, ma nel corso del tempo è stato rivalutato dai fan e dalla critica che lo hanno eletto come miglior film sul personaggio. La visione è obbligatoria per i fan di Miyazaki e Lupin, perché, volenti o nolenti (dipende sempre dalla predilezione per tale autore), il film segna l'inizio della carriera di uno dei più influenti registi nel campo dell'animazione.

 

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