Regia di Philip Kaufman vedi scheda film
Sembra proprio che gli uomini di Jesse (Ashley Judd / De lovely) rimangano folgorati dalla sua bellezza, infatti al suo primo caso da detective non è altro che una collezione di cadaveri dei suoi ex. Coincidenza? Difficile. Ed è altrettanto difficile convivere con una serie di prove che sembrano indicarla non solo come l'epicentro di questa situazione, ma anche come la maggior indiziata.
Le uniche due persone che hanno ancora fiducia in Jesse sono il suo compagno Mike (Andy Garcia / Ocean 11) ed il collega del padre John (Samuel L. Jackson / Basic), disposti a rischiare pur di non vederla fallire, ma la stessa Jesse comincia a dubitare di se stessa e della sua sanità mentale che aveva già condotto al suicidio il padre quando era ancora una bambina.
Che dire... la formula sembra ormai collaudata: prendete la faccia della Judd e sbattetela in primo piano sulla locandina di un film, affiancatela ad un uomo maturo di colore (prima era Morgan Freeman, ma poco cambia), quindi un bel titolo - quanto meno in italiano - dal sapore evocativo, che so... tela, ragno, assassino, ecc... ed ecco fatto. Il pubblico si beve qualunque cosa quindi, se ci mettiamo anche uno belloccio (Andy Garcia) e diamo la regia ad uno navigato del mestiere come Philip Kaufman (Sol Levante) il successo è assicurato a dispetto di uno straccio di trama.
La Judd è come sempre bellissima, gli altri due protagonisti fanno il loro onesto mestiere, ma la scontatezza di molti dialoghi e passaggi è disarmante. Anche i luoghi comuni del thriller vengono percorsi senza ritegno (garage buio e chiavi perse, tanto per dirne uno).
Alla fine l'unico enigma degno di nota è come si possa arrivare da Twisted a La tela dell'assassino.
mentre Jessica e John giocano a biliardo, Jessica manda in buca la "8", ma poi la ritroviamo sul tavolo.questo e' da cambiare certamente!
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