Regia di Guy Ferland vedi scheda film
Sorta di sequel (nel titolo più che nella sostanza) del film cult, peraltro già modesto di suo, “Dirty Dancing”. Pochissima la sostanza.
“Dirty Dancing”, anno di grazia 1987, fu un fenomeno di costume che spopolò fra gli adolescenti (LE adolescenti, per essere più precisi) per meriti certo tutt'altro che cinematografici. Ancora oggi molte di quelle stesse persone (a 35-40 anni di età) difendono tale titolo come cult assoluto. Diciassette anni dopo qualche scaltro produttore ha pensato bene di dargli una sorta di sequel. Ha così commissionato una sceneggiatura ad hoc e ha contrattato un regista di seconda fascia (Guy Ferland, attivo per lo più nel mondo della TV) per fargli dirigere un prodotto ancor più insignificante dell'originale, questa volta in salsa cubana. La cosa più offensiva è però il budget: 25 milioni! Patrick Swayze c'è sempre, cinquantenne, questa volta nei panni del maestro di ballo.
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