Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Film intelligentissimo, dal sapore amaro e funereo, visivamente a metà tra Viale del Tramonto e Brazil (di T. Gilliam). La seconda parte è un po' dispersiva, in quanto la struttura a flashback (troppo frequenti e troppo brevi) non regge bene, ma, parafrasando le parole di Ghezzi, rimane una riflessione lucidissima sulla plastica bruttezza della vecchiaia accostata alla maschera vampiresca del cinema e ai belletti mortuari di Hollywood. La penultima opera di un grandissimo regista.
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