Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Vittorio è un piccolo imprenditore sulla strada del fallimento, quando incontra Sara, e decide di andare a vivere insieme a lei. Fin da subito, però, Vittorio stabilisce che Sara dovrà dimagrire in maniera drastica, perché così com'è non è assolutamente in grado di amarla.
Come per l'Imbalsalatore, anche per Primo Amore Matteo Garrone trae spunto da una storia vera, narrata in una puntata di "Storie Maledette", il noto programma di cronaca giudiziaria. Il cosiddetto "Cacciatore di anoressiche" racconta alla conduttrice e intervistatrice Franca Leosini - la sua ossessione per le donne magre oltre misura; ossessione che lo portò ad assassinare una delle sue vittime. Naturalmente, il fatto che alla base ci sia una storia vera, rende di per sé questo film di Garrone particolarmente angosciante. Il regista è abile a descrivere la psicologia di due individui la cui paradossale complementarietà risulta fatale. Vittorio è un uomo psicotico che non riesce a lavorare e a mandare avanti l'attività lasciata dal padre, e che sfoga la sua ansia di dominio - frustrata altrove - su Sonia. Dal canto suo Sonia è una donna buona, debole, probabilmente con delle delusioni sentimentali alle spalle, incapace di ribellarsi. Asciutto, spietato nella sua rappresentazione, Primo Amore è immagine dolorosa della realtà che sconfina in follia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta