Regia di John Carpenter vedi scheda film
Lavoratore in un cantiere edilizio, il protagonista George Nada scopre una strana associazione che fa degli esperimenti in una vecchia chiesa abbandonata vicino al cantiere. Dopo esservisi infiltrato, scopre che producono degli occhiali all'apparenza normali, ma che una volta indossati rivelano l'esistenza di strani extraterrestri, che cercano di condizionare la vita degli umani tramite messaggi subliminali. Da qui partirà il tentativo del nostro protagonista di rivelare al mondo la verità, aiutato dal suo compagno di lavoro. Con "Essi vivono" si raggiunge uno dei picchi di critica sociale e antiborghesismo di tutta la carriera del regista, che gestisce la narrazione in modo intelligentissimo. Il protagonista è un emarginato, un uomo di estrazione bassissima che, ancora una volta, viene reso l'eroe della situazione, colui che tenta di "far aprire gli occhi" a tutto il mondo. Il film sembra quasi una metafora marxista, nella quale la rivoluzione del proletariato contro la borghesia capitalistica, aliena e alienante, deve essere attuata col pugno di ferro, senza esitazioni. Il mondo deve essere rivelato per quello che è, i proletari devono svegliarsi dal sonno imposto dai padroni (come più volte ribadito anche nel film). Da apprezzare moltissimo anche il design del "mondo reale", dominato da cartelloni giganteschi e scritte a caratteri cubitali che figurano su ogni cosa. Questo tipo di ambientazione rimanda in qualche modo a una dimensione orwelliana del mondo, nel quale una ristretta cerchia di persone domina la maggior parte della popolazione tramite meccanismi di controllo impliciti. Carpenter non conosce mezze misure, e realizza un film splendido, arricchito da una regia impeccabile soprattutto nelle scene action e da una caratterizzazione dei personaggi, soprattutto degli "antagonisti", davvero unica e inconfondibile.
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