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Parole e sangue

Regia di Damiano Damiani vedi scheda film

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La recensione su Parole e sangue

di mm40
4 stelle

Un dj finisce in carcere per errore. Creduto un terrorista, si guadagna la stima e la fiducia dei compagni di cella tanto che, una volta uscito, entra nel giro della lotta armata per davvero. Partecipa quindi al rapimento di una persona da lui ben conosciuta, un rispettabilissimo giudice.

 

Film televisivo, fiction o serie tv che dir si voglia in tre puntate; l'argomento è spinoso a dir poco, specie per il momento storico in cui la pellicola viene girata e diffusa: si parla infatti di terrorismo - quello brigatista, quello della lotta armata - in un periodo in cui gli anni di piombo sono ancora cronaca. Damiano Damiani è d'altronde un esperto del genere, un regista che ha legato il suo nome a più riprese al cinema 'civile', raccontando fatti scomodi di cronaca nera in numerose sue opere (basti considerare che subito di seguito darà il via alla lunga e fortunata saga de La piovra, la più celebre serie di film sulla mafia mai prodotti in Italia); al suo fianco, in sede di stesura della sceneggiatura, Damiani ha due penne piuttosto esperte in opere di fattura televisiva e di stampo verista come questa: Lucio Battistrada e Luciando Codignola. Se si considera poi che il rapimento del giudice Marcucci (e soprattutto il covo in cui viene rinchiuso) ha parecchie analogie con il caso Moro, si può ritenere Parole e sangue quasi una sorta di 'instant movie mancato', mancato poichè i fatti messi in scena sono di pura fantasia, per quanto più che verosimili e somiglianti paurosamente alla realtà di quegli anni. La durata spropositata - oltre un'ora a puntata, tre ore e mezza circa nel complesso - fa sì che la storia venga spesso 'sbrodolata', disperdendo la stretta necessità del filo logico della trama in rivoli narrativi non proprio necessari; bene il nucleo centrale del cast che vede la presenza sullo schermo di Matteo Corvino, Paolo Bonacelli, Corrado Gaipa, Giuseppe Vicini e Glauco Onorato. Apprezzabile la colonna sonora di Bruno Nicolai. 4,5/10.

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