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Fiori d'equinozio

Regia di Yasujiro Ozu vedi scheda film

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La recensione su Fiori d'equinozio

di EmaCate14
8 stelle

Lo scontro generazionale tra modernitá e tradizione diverte in maniera sofisticata lasciandoci con gli occhi lucidi.

 

Sono passati piú di 10 anni dalla fine della guerra e stanno cambiando i costumi, il tema del film si basa sulla volontà dei giovani di non voler piú accettare i matrimoni combinati.

Protagonista della vicenda è il personaggio interpretato in maniera carismatica da Shin Saburi, padre di due ragazze di cui una in procinto di sposarsi,a sorpresa, con una persona che non è di ricca provenienza ma che lei ama.

Il nostro si dimostra inizialmente aperto a questo tipo di matrimoni quando ancora non coinvolto in prima persona ma quando il pretendente di sua figlia si presenterá da lui a chiederla in moglie si troverá travolto e impreparato e cercherá di ricorrere a tutto il possibile per riprendere in mano la situazione.

Ozu si cimenta per la prima volta con il colore ed è uno spettacolo per gli occhi godere di come maniacalmente cura ogni singola inquadratura e messa in scena.

È una commedia sofisticata che rimanda a quelle americane ma che mantiene il suo carattere e la sua unicitá, diverte da morire la battaglia interiore vissuta dal padre e come venga enfatizzato il ruolo delle donne, protagoniste e maggiormente pronte al cambiamento.

Da occhi lucidi, nel finale, la canzone cantata dal padre e dai suoi amici, emblematica della loro appartenenza ad un epoca che sta passando, passa come il treno della scena finale che va e ci porta verso il futuro.

 

 

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