Espandi menu
cerca
L'uomo che uccise se stesso

Regia di Basil Dearden vedi scheda film

Recensioni

L'autore

teaestefano

teaestefano

Iscritto dal 26 luglio 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 1
  • Post -
  • Recensioni 672
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su L'uomo che uccise se stesso

di teaestefano
8 stelle

Proprio un bel film, col divo Roger Moore al suo meglio e un regista tanto bravo quanto sconosciuto (a me, almeno). Al di là dello spunto fantastico del sosia e della sua genesi, credo che la pellicola vada a parare in certe situazioni interiori delle persone troppo perfezioniste e abitudinarie, e dell'uomo in generale. Il misterioso sosia è una carogna, ha cioè quelle qualità che si definirebbero meschine e opportunistiche: è falso, adultero, ingannatore, simulatore, calcolatore, egoista... Esse purtroppo, però, suscitano il plauso del mondo, di quasi tutto, o di quello nuovo. L'unico che si dice schifato dal sosia è il vecchio del cosiglio di amministrazione, il quale si riconosce ancora in una certa onorabilità e lealtà. Gli altri finiscono per starci. Il protagonista, benché abbia dei solidi e condivisibili valori, ne ha altri che però sono vacui e fine a se stessi (il contegno, la forma...); si trova perdipiù a corto di motivazioni e quindi ad essere quasi svuotato dentro. Conduce un esistenza di facciata che potrebbe crollare da un momento all'altro, e ne risente anche il suo matrimonio. Poi, forse, dentro di lui cova il male, come in ognuno di noi. Il sosia esprime forse il male latente dentro di lui. Il film secondo me non critica certi valori come la fedeltà e la lealtà per magari esaltare altri più moderni (anzi!), ma prende forse di mira un certo perbenismo di facciata tipicamente inglese, che viene smangiato dal di dentro da conflitti e crisi di senso. Questo più o meno il tema, ma il problema è complesso e viene lasciato piuttosto aperto, senza un messaggio confezionato e chiarissimo. Una sana riflessione sulla natura umana divisa tra bene e male, questa sì che la dà. Azzardo un'interpretazione del finale, e qui bisogna dire che il titolo italiano è stranamente migliore dell'originale: il protagonista uccide la parte buona di sé e sopravvive quella cattiva, e ciò accade nella realtà a molti. Moore offre secondo me un'interpretazione di altissimo livello, efficace specialmente quando l'assale il dubbio e l'angoscia, e infine il panico. Ironicamente, nomina anche 007. Un film originale e sicuramente da vedere.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati