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Matrimonio tardivo

Regia di Dover Koshashvili vedi scheda film

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La recensione su Matrimonio tardivo

di speedy34
8 stelle

Di questi tempi, al cinema, riuscire a combinare un matrimonio o facilitare la relazione di “razze e popoli diversi” sembra essere diventata un’impresa insormontabile. Dopo l’allegra e scombiccherata unione (anch’essa non priva di ostacoli!)de “Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco” (Grecia vs Usa) e la lenta e graduale nascita dell’amore tra una ragazza indiana dagli interessi “estrosi” (Ama giocare a calcio!) ed il suo allenatore inglese (per essere precisi irlandese!) in “Sognando Beckham”, è il turno delle avventure di Zaza & Co. Ebreo di origine georgiana che vive a haifa, quasi trentaduenne ed ancora scapolo, il giovane si trova costretto dalla sua famiglia a valutare una serie di candidate al ruolo di moglie così obbedendo alla regola dei matrimoni combinati, pratica diffusa tra una buona metà della popolazione israeliana immigrata dall’Iran, dall’Armenia, dalla Georgia ma anche in altri gruppi sociali come gli Ebrei ortodossi e gli Arabi. La tradizione vorrebbe che la ragazza fosse giovane e bella, vergine e di buona famiglia, preferibilmente ricca… in poche parole il “miglior partito” e soprattutto per un figlio come Zaza che per i suoi genitori rappresenta una meraviglia rara: intelligente, carismatico e bello. Ma anche bugiardo: la famiglia è all’oscuro della relazione che il loro “pupillo” ha con Judith, una donna più grande di lui, divorziata, marocchina e madre di una bambina di sei anni. E’ facile immaginare cosa accadrà quando la storia d’amore nascosta verrà alla luce anche perché il regista georgiano Dover Kosashvili si diverte ed indugia con sadico e sano piacere sulle “disastrose” conseguenze di un confronto/scontro tra monti antichi e moderni. “Matrimonio tardivo” ci regala così il piacevole debutto di un regista che sa muoversi abilmente tra toni da “commedia all’italiana” di altri tempi e sfumature tragiche che non appesantiscono mai il fascino leggero e la freschezza del suo sguardo. Così come notevole è la sua capacità nel dirigere un cast d’attori straordinari: dalla faccia di simpatica canaglia di Lior Louie Ashkenazi (Zaza) all’affascinante e mediterranea Ronit Elkabetz (Judith… protagonista, insieme a Zaza, di una delle scene di sesso più vere, semplici e sensuali della storia del cinema!)… per terminare con la “severa” e simpatica Lili Kosashvili nel ruolo della mamma di Zaza… e, nella vita reale, mamma del regista! “Conoscete qualcuno che abbia voglia di andare tutti i giorni al lavoro con la propria madre?” si chiede Dover Kosashvili in cuor suo sapendo però benissimo di aver così giocato una delle carte vincenti del suo film!

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