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Signs

Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Signs

di arkin
4 stelle

E' quasi impossibile fare una critica al film di Shyamalan senza spoilerare qualcosa. Si, perché è nel finale che risiede la morte del film...per idiozia. E da un regista attento come l'autore indiano del bellissimo "Sesto senso", o l'originale "The Unbreakable"tante disattenzioni non si possono scusare: passi Mel Gibson che tocca la pipì del cane di famiglia (dopo che il figlio gli aveva detto che forse era malato) a mano nuda con un pezzo di carta assorbente, od il suddetto cane che-secondo la logica del film-avvertendo un predatore attacca la figlia minore di Gibson(ma scusa, Shyamalan, i cani se sentono un predatore, i padroni li difendono, non li attaccano!!!), ma supporre invece che un gruppo di alieni iper-tecnologici e militaristi, così intelligenti da essere arrivati fino a noi, se ne vada in giro per l'America in "costume adamitico"(ehm...nudi), e, allergici all'acqua, i suddetti strateghi decidano proprio di invadere un pianeta che ne è pieno, senza aspettarsi effetti collaterali(tipo un bicchiere di Levissima in faccia) è qualcosa di un po' troppo difficile da digerire anche per un pubblico molto paziente. L'idea poi che tutto sia così interconnesso e predestinato da creare una serie di circostanze come quelle del finale...non solo fa storcere il naso, ma solleva anche numerosi interrogativi circa il messaggio finale che il regista voleva portare al suo pubblico: ritenere infatti che il pastore in crisi interpretato da Gibson ritrovi la fede perchè alla fine "tutto faceva parte di un piano superiore"non è molto convincente.Pensarre che un Dio ti uccida la moglie affinché blateri a vanvera sul futuro, dandoti i segni necessari per usare l'asma di tuo figlio, le manie per l'acqua di tua figlia e il fallimento di tuo fratello in modo da salvare la famiglia...annulla in diversi modi il concetto di libero arbitrio, riducendo tutti a burattini che...qualunque cosa facciano, avranno un risultato che va secondo piani superiori di cui possono solo intuire il decorso, ma non cambiarlo. Il sunto di tale idea si trova nel racconto che Phoenix fa al fratello(ridicolo anche questo) sul suo primo bacio, che avrebbe potuto essere traumatico perché la ragazza gli avrebbe vomitato addosso, prevenuto da circostanze "non casuali"(secondo lui), che gli avrebbero permesso di evitarlo.Certo, interpretato sotto il punto di vista della "Provvidenza", il film potrebbe assumere un significato appena diverso("non importa quanto sembra orribile una cosa, perché l'intervento di Dio potrebbe mutarla in una buona esperienza"), ma nella serie di coincidenze(che non sono coincidenze) esposta da Shyamalan sembra incidere molto più il fattore "predestinazione", e seguendo questo filo la storia- che vorrebbe essere rassicurante- non lo diventa affatto.
Sprecata ,in ogni caso, la bella atmosfera, e sprecati i due attori protagonisti: Gibson, qualunque cosa si pensi di lui, è sempre un bravo attore. E anche di più lo è Joaquin Phoenix. 
Se Shyamalan si fosse limitato a raccontarci la vicenda di una famiglia in pericolo e di una misteriosa invasione aliena, senza tutte quelle coincidenze, significati reconditi e idiozie sull'acqua, la sua regia sarebbe stata molto più che all'altezza della situazione(belle le sequenze notturne), proprio come il cast. Morale della favola tirata, complotti alieni assurdi.

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