Regia di Jessie Nelson vedi scheda film
Intenso dramma familiare e umano, tutto avvitato attorno alla figura di Sam (padre affettuosissimo ma stimato non abbastanza intelligente per crescere sua figlia) interpretato davvero magistralmente da S.Penn (e doppiato altrettanto bene da Massimo Rossi)…decisamente il ruolo della sua vita (insieme a quello di Harvey Milk); avrebbe davvero meritato l’Oscar al miglior attore (al posto di D.Washington, il quale l’avrebbe dovuto ricevere ben prima).
La regia sarà pure “alla moda”(FilmTV), ma certo è di una vivacità efficacissima: a volte ondeggia premurosa su dettagli (le bustine di zucchero) che tali non per tutti sono (così da suggerirci una ridefinizione delle nostre scale di priorità). Altre volte strattona la macchina da presa quanto basta per restituire lo spaesamento (quando non anche l’ansia) di Sam quando si trova in contesti non sempre amichevoli (come in occasione della sua testimonianza in tribunale).
Forse un film un po’ troppo artefatto e retorico (in cerca della lacrima facile…e la trova, sia chiaro;”l’effetto lacrimogeno” - bradipo68 - è assicurato), ma non credo che ciò possa nuocere all’effetto complessivo dell’opera: aprire uno spiraglio di luce; dare una risposta ottimistica (ma neanche troppo, se si pensa al finale lasciato in sospeso…”non del tutto risolto”: Lina) ad un senso di disarmante disagio e inadeguatezza che la vita, almeno una volta, fa provare a chiunque (tanto a quelli come Sam, tanto a quelli come l’avvocatessa Rita Harrison, interpretata dall’azzeccatissima M.Pfeiffer).
Completa il quadro la colonna sonora “all Beatles”; aggiunge una nota di briosa simpatia al personaggio di Sam, ma serve anche per sdrammatizzare i momenti più difficili.
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