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Mulholland Drive

Regia di David Lynch vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Mulholland Drive

di binazz
10 stelle

Un nano dai poteri divini concede ad una biondina senza talento, di rivivere per una seconda terribile volta, gli ultimi suoi giorni a partire dall’incontro con Rita, la sfinge bruna che le è stata causa della fine; Betty, l’attricetta bionda tradita, dopo aver commissionato l’omicidio della sua bruna amante, che invece si salva fortunosamente, si è suicidata credendo riuscita la sua tragica vendetta. L’incontro che inizia la vertiginosa reviviscenza dei suoi ultimi giorni, avviene paradossalmente con la fatale Rita, nel momento in cui essa si è appena salvata dall’omicidio su commissione; in una realtà già trascorsa, Betty vede sè stessa rivivere e svelare le trame del destino grazie ad una lucida scatoletta blu, chiusa da una chiave lasciatale di proposito da chi tutto può. La scena del teatro “silencio” rivela alle due donne, che stanno vivendo una sorta di Replay: “no hay banda”… è tutto registrato, si tratta di una ripetizione della realtà… Le fatalità, gli eccessi, gli spiriti maligni e benigni, la memoria, i rimpianti ed il rimorso: tutto concorre a creare la commozione, proiettata in multicolore sul palco del destino impassibile. Mulholland drive è come una tragedia greca dove si muore per amore, inscenata sul palco moderno del cinema; il flash back, come rappresentazione della memoria, non conduce la catarsi con personaggi tra mitologia e storia, ma con trame di amori hollywoodiani e divinità in costume da cowboy: Arte pura.

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