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Manila by night

Regia di Ishmael Bernal vedi scheda film

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La recensione su Manila by night

di alan smithee
8 stelle

locandina

Manila by night (1980): locandina

FAR EST FESTIVAL - VISION OF MANILA IN PHILIPPINES MOVIES

Tragico viaggio nei bassifondi di una manila rigorosamente ripresa in orari notturni, quasi il giorno non esistesse o fosse al contrario un orario destinato al riposo, alla stregua degli animali selvatici dediti alla caccia.

La vicenda corale che il regista Ishmael Bernal ci racconta, è frutto di una serie tortuosa di concatenamenti di vicende che coinvolgono svariati personaggi, in modo diverso interconnessi gli uni agli altri.

Tra costoro possiamo ricordare bea, una non vedente che lavora presso un centro massaggi gestito da ciechi, e che è molto amica Kano, una tenace lesbica che vive di espedienti e di traffico di droga.

Costei conosce Baby, ragazza della provincia che si innamora di un tassista scansafatiche, Pebrero, capace solo di mettersi nei guai, e che finisce per metterla incinta, pur dovendo già mantenere due figli avuti da un'altra donna, Ade, costretta a prostituirsi per mantenere la famiglia.

Il tassista è anche amante dell'omosessuale Manay, che a sua volta è infatuato del bel cantante Alex, di buona famiglia ma caduto nel vizio della tossicodipendenza, e per questo tallonato dalla madre, preoccupata più che della sua salute, del buon nome della famiglia.  

Film girato nel 1980, per le argomentazioni esposte senza remore né addolcimenti, fu convintamente osteggiato dal presidente Ferdinand Marcos e dalla sua eccentrica moglie Imelda che, preoccupata dell'immagine estremamente contraddittoria, per non dire totalmente negativa che emerge di questa capitale brulicante di malaffare nelle ore notturne in questo ritratto multisfaccettato e composito, fece intervenire pesantemente la censura.

Il film subì tagli pesantissimi; la commissione provvide a cambiarne il titolo in City after dark, con lo scopo di eliminare il diretto riferimento sulla metropoli di Manila, e soprattutto si affrttò a disporne il divieto di esportazione.

Tutte misure volte ad impedire che l'immagine della capitale e dello stato governato da quella ambigua coppia presidenziale, subisse pregiudizi di facciata e sostanziali nei rapporti internazionali.

Tanto fu in grado di allertare un film a tutti gli effetti raro e prezioso, testimonianza senza veli o falsi pudori sulle dinamiche di una società decisamente allo sbando, popolata di personaggi ambigui, mediocri, deboli, ma anche assai umani, ripresi con la dignità di esseri umani quali continuano a restare. 

L'occasione di poter vedere finalmente il film al FEFF 24, ove il film è stato presentato per la prima volta in versione restaurata in 4K dal Philippine Film Archive, diventa l'occasione preziosa, ma anche unica fino ad oggi, per far nostra questa preziosa testimonianza, che ha reso il film un lavoro maledetto e tra i più osteggiati nella storia del cinema.

Un reperto fondamentale per una storia corale ove dramma e melodramma si fondono per testimoniare lo sfascio dei valori di vite che si muovono nelle tenebre, siano esse reali, che a livello di morale in una società affossata dal precariato e strozzata nel baratro di una pura, stentata sussistenza.

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