In un Medioevo pieno di fame e carestia, si muovono strambi personaggi come il marconte Cagalanza, la marcontessa Bernarda, grassa e scontenta, in una corte tutta disgraziata e approssimativa, con i soldati arrugginiti e affamati e i contadini più affamati ancora. Alla fame non c'è mai fine e accomuna contadini e sgangherati signori.
Per volere (grazia e benevolenza) del Serenissimo Rege di Monte Cacchione ecco che il Preclaro Berlocchio di Cagalanza, accasatosi in giocondissime nozze con Donna Bernarda e accolto dai villani capeggiati da Migone di Scaracchio, prende titolo di Marconte e possesso del Feudo con relativo Castello di Tripalle divenendone Signore.
Francesco Lagi, classe 1977, regista e… leggi tutto
AL CINEMA
Già dal titolo, ove "pataffio" sostituisce l'italiano "epitaffio", si intuisce una delel caratteristiche vincenti e più interessanti dell'ultimo film di Francesco Lagi, ispirato allo stile di scrittura e racconto dello scrittore Luigi Malerba, e al suo omonimo romanzo buffo datato 1978.
In un Medioevo non precisamente collocabile, in una località… leggi tutto
Il Marconte Berlocchio di Cacalanza ottiene tramite dote della consorte il Feudo di Tripalle, terra povera e arida in cui vive, a ridosso di un castello totalmente in rovina, un manipolo di contadini e pastori. Deciso a creare un regno anche se sul nulla, il Marconte comincia a esigere tasse, a fare guerra ai feudi vicini, a imporre il suo volere tirranico, anche se non c’è… leggi tutto
Per volere (grazia e benevolenza) del Serenissimo Rege di Monte Cacchione ecco che il Preclaro Berlocchio di Cagalanza, accasatosi in giocondissime nozze con Donna Bernarda e accolto dai villani capeggiati da Migone di Scaracchio, prende titolo di Marconte e possesso del Feudo con relativo Castello di Tripalle divenendone Signore.
Francesco Lagi, classe 1977, regista e…
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Già dal titolo, ove "pataffio" sostituisce l'italiano "epitaffio", si intuisce una delel caratteristiche vincenti e più interessanti dell'ultimo film di Francesco Lagi, ispirato allo stile di scrittura e racconto dello scrittore Luigi Malerba, e al suo omonimo romanzo buffo datato 1978.
In un Medioevo non precisamente collocabile, in una località…
Torna il botteghino, dopo una settimana di pausa, e "si volta pagina". Il weekend appena trascorso segna infatti l'avvio - per i conteggi di Cinetel, l'ente che raccoglie i dati dalla maggioranza delle sale…
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Commenti (3) vedi tutti
“Scusate… Ho magnato.”
leggi la recensione completa di mckPeccato per i dialoghi poco comprensibili e per la propaganda omosessuale annessa. Mediocre.
commento di gruvierazBen lontano dall'Armata Brancaleone, però non è tutto da buttare via. I dialoghi in latinovolgare piacciono
commento di argo979