All'inizio del X secolo, il giovane Amleth, un principe norreno, vede suo padre, il re Aurvandil, venire assassinato dallo zio Fjölnir che usurpa il trono e costringe la vedova, Gudrun, a restargli accanto come regina.
Allontanatosi dal regno, vent'anni dopo Amleth è diventato un berserkr - un feroce guerriero - e si dirige alla volta dell'Islanda, dove risiede lo zio, nel frattempo decaduto. Lungo il suo percorso incontrerà Olga, una ragazza della Foresta delle Betulle caduta schiava, che diventerà sua compagnia e complice nella missione.
Film visionario, storico, molto ancestrale, ma "freddo" come l'Islanda. C'è tanto di epico, ma senza un messaggio per lo spettatore, se non la più classica storia di vendetta: un figlio che vuole vendicare l'assassinio del padre. La più antica delle storie. Qualche colpo di scena sul finale. Nulla di più. Sufficiente. Una buona messa in scena.
Troppo pretenzioso. La regia è buona, ma la trama all'eccesso è un collage di deja-vu di cattivo gusto orientata più alla violenza "orrorifica" continua (e il continuo, si sa, ha l'effetto opposto di ciò che si prefigge: annulla la tensione) che all'epicità (e lo stile). Amleto prenderebbe a sberle i produttori !
Rivisitazione in chiave grezza e muscolare della storia di Amleto, resa celebre dalla ben più sofistica opera di Shakespeare. Il racconto di una feroce vendetta si dipana tra nebbia, fango e sangue, riesce a catturare lo spettatore per la messa in scena spesso onirica e puramente artistica, ma i personaggi rimangono troppo piatti per coinvolgere.
Hollywood in trasferta in Irlanda con il suo carico di attoroni e la consueta dovizia di mezzi confeziona una storia che aldilà delle imponenti scenografie e della enfatica esibizione di ritualità mistiche quanto animalesche si riduce in pratica all'esposizione del tema tanto caro agli anglosassoni della vendetta.
The Northman fa parte di quei film in pompa magna e dalla colonna sonora assordante, fatti più di apparenza che sostanza, zeppo di lungaggini atte solo ad annoiare lo spettatore. La Kidman e Dafoe fungono solamente da specchietto per le allodole in quanto appaiono per brevi istanti.
Scordatevi i vichinghi movies degli anni 50/60,qua si segue in modo pesante e pure la durata non aiuta,senza nulla togliere al talentuoso regista...di cui gli preferivo le opere precedenti...voto 6
Da regista di talento qual è, Eggers valorizza al massimo un impianto visivo di grande qualità e suggestione, rimanendo però imbrigliato nella trappola dell'autocompiacimento e dimenticandosi di offrire una vera e propria rilettura della storia di Amleto, in questo caso affossata da archetipi visti e rivisti che sfociano spesso nella banalità. 6,5
alla fine risulta difficile scrollarsi di dosso la pomposità dell'operazione, con dialoghi banali e reiterati che trasudano misticismo d'accatto. alcune scene, tra cui il "magmatico" finale, Eggers le dirige alla grande, ma non bastano a riempire un involucro vuoto. nello stesso genere, il più essenziale e materico Valhalla Rising rimane insuperato
Dopo i primi trenta minuti, pensai di essere di fronte a un grande film. Alla fine del film, mi congratulai con me stesso per essere arrivato ai titoli di coda dopo una rottura di palle incredibile.
Dalla trama sembra lontano dai precedenti lavori di Eggers.Dopo la visione sono evidenti tutti gli elementi stilistici dell’autore: il misticismo, la suggestione e l’abilità di instillare l’inquieto nello spettatore,tutti fusi perfettamente in un film intriso di vendetta e destini.Tecnicamente superbo in ogni comparto. Voto:9.5
Lento e quindi lungo,l' iniziazione con un digerino e una puzzetta sono eblematici di quel che verrà dopo. e gli attori degni di nota recitano solo parti secondarie.
Un film lungo e ridondante...nel cercare il pathos in esasperanti scene sanguinarie e dialoghi lenti...lo perde del tutto. Nomi importanti nel cast che scompaiono in pochi minuti. Voto 5
Conferme e scostamenti. Attualmente, basta poco per farsi un nome ed essere accolto come un nuovo profeta, da venerare a spada tratta, da difendere senza alcuna titubanza quando qualcuno alza il dito per suggerire una critica. Al contempo, al primo soffio di vento contrario partono le critiche, si viene accantonati, talvolta addirittura rinnegati ipso facto, subendo un trattamento che non si… leggi tutto
Il giovane regista Robert Eggers mostra una particolare predilezione per il cosiddetto “mondo magico”, una rappresentazione della realtà storica arcaicamente legata al mondo della superstizione e del fantastico, una visione del soprannaturale che é fondante della realtà stessa quindi socialmente “reale”, in quel determinato periodo storico, sia a… leggi tutto
E' un film forse troppo ambizioso, con troppe idee forse e che ha una sua ragione d'essere nel tentativo di recuperare antichissime tradizioni nordiche, tra Norvegia e vichinghi. Così sono interessanti i rituali che si uniscono all'alfabeto runico che divide il film nei vari capitoli della storia proposta. Nonostante il cast, con attori notissimi, ma con ruoli tutto sommato da cameo… leggi tutto
Che occasione sprecata, che inutile sfoggio pseudo visionario che nulla concede allo spettatore in termini emozionali.
Si è capcato tanto con l originalità della storia che è un "Amleto" antelitteram, ma il paragone iniziale va a "Conan il barbaro", senza la forza mitologica che sapeva esprimere John Milius.
Certo, l attore si è preparato un fisico…
No, mi spiace: non si tratta di Edgar Allan Poe né di Edogawa Ranpo (Tarō Hirai), ma di "prestige" horror (ovvero Questa Cosa Qui; nota: titolo alternativo per questa playlist: QCQ - Cuccicù!).
Quindi…
Mi è piaciuto questo film di vendette e sentimenti forti, ambientato nel Nord Europa al tempo del Medioevo. Shakespeare incontra la brutalità di quei tempi, dove la massima aspirazione dei guerrieri era di morire in battaglia e finire nel Valhalla, dopo una vita di omicidi, stupri, abusi, una vita di merda, diciamolo, che poi finire trafitti da una spada era anche la giusta…
Da bambino, il principe Amleth (Skarsgård) vede uccidere il proprio padre (Hawke) per mano dell'ambiziosissimo zio (Bang), che in seguito sposerà la vedova (Kidman, sempre più plastificata). Amleth decide di vendicarsi, a costo di rovinare la sua intera esistenza. Ispirato alla narrativa che sta all'origine dell'Amleto shakespeariano e figlio di una serie di vicissitudini…
Dopo un paio d'anni mi sono deciso di lanciare questa mia rubrica annuale su Filmtv.it, in cui vi elencherò la mia classifica sui film migliori della scorsa annata secondo il mio parere, inoltre subito…
E' un film forse troppo ambizioso, con troppe idee forse e che ha una sua ragione d'essere nel tentativo di recuperare antichissime tradizioni nordiche, tra Norvegia e vichinghi. Così sono interessanti i rituali che si uniscono all'alfabeto runico che divide il film nei vari capitoli della storia proposta. Nonostante il cast, con attori notissimi, ma con ruoli tutto sommato da cameo…
1, 2, 3! O meglio: 1, 4, 9! Ovvero: la Compagnia dei Numeri Primi (al quadrato).
Vale a dire: in "attesa" del "Goncharov" - qui & qui - di Martin Scorsese & Matteo JWHJ0715, eccovi un'altra inutile lista …
X secolo, Norvegia. Il giovanissimo Amleth, figlio di re Aurvandil, è costretto alla fuga dopo che il genitore è assassinato dal fratello Fjolnir, il quale, successivamente ne prende il posto sul trono e nel letto coniugale. Dopo venti anni, Amleth, il quale aveva giurato vendetta, cresciuto ed addestrato da genti di stirpe vichinga, sceglie di attuare il suo proposito. Scoperto…
Divenuto berserkr invece che monarca a causa di uno zio (in senso letterale, oltre che allegorico) bastardo, Amleth (che il Bardo di Avon rinominerà con omeopatica metatesi Hamlet) trova la sua scuotilancica Ofelia nella Rus’ di Kiev - la terragna slava Olga del bosco di betulle - e il suo destino (coincidente con quello della tragedia shakespeariana e non con quello della…
The Northman non è un brutto film ma manca quasi totalmente di epicità ed enfatizza eslusivamente l'aspetto tecnico/estetico, inizia facendo un po' il verso al Conan di Milius che però è infinitamente più spettacolare nella sua rappresentazione dell'eroe guerriero che cerca vendetta (qui per il padre ucciso, in Conan la madre), anche grazie alla fisicità…
https://www.youtube.com/watch?v=wuXVVClFxCM
Ebbene, qui libero da dettami, no, io non scrivo infatti sotto dettatura o qualsivoglia “dittatura”, neanche ricevo ordini troppo limitanti di un caporedattore, dicevo... sganciandomi ivi, diciamo in tale sede, da vincoli editoriali un po’, onestamente, castiganti la libertà, perfino…
C'è un doppio segno più e bisogna stappare una bottiglia, come sempre alla salute di un film Marvel. Doctor Strange infatti realizza il miglior quarto esordio dai tempi della pandemia e tira su…
È stato un fine settimana deserto nelle sale cinematografiche: non fosse per l'arrivo di vari blockbuster nelle settimane a venire si potrebbe anche appendere il cartello della chiusura estiva.…
THE NORTHMAN di Robert Eggers. Terza fatica del regista.
- [ ] In epoca medievale il giovane Amleth, figlio di un re vichingo, assiste all’assassinio del padre e all’usurpazione del regno e della madre. Fuggito e passati molti anni, tra battaglie, conquiste e profezie si preparerà a compiere la sua vendetta e a liberare sua madre. Una schiava slava lo…
Conferme e scostamenti. Attualmente, basta poco per farsi un nome ed essere accolto come un nuovo profeta, da venerare a spada tratta, da difendere senza alcuna titubanza quando qualcuno alza il dito per suggerire una critica. Al contempo, al primo soffio di vento contrario partono le critiche, si viene accantonati, talvolta addirittura rinnegati ipso facto, subendo un trattamento che non si…
Il giovane regista Robert Eggers mostra una particolare predilezione per il cosiddetto “mondo magico”, una rappresentazione della realtà storica arcaicamente legata al mondo della superstizione e del fantastico, una visione del soprannaturale che é fondante della realtà stessa quindi socialmente “reale”, in quel determinato periodo storico, sia a…
È impossibile reggere il confronto tra il weekend appena trascorso e quello di tre anni fa, prima della pandemia. Nel fine settimana che andava dal 25 al 28 aprile del 2019 usciva infatti Avengers: Endgame, che…
Per quanto il tema della vendetta e la mitologia norrena non siano novità, Eggers riesce a ritagliarsi uno spazio in un’ipotetica storia di questi sottogeneri, grazie soprattutto ad uno stile visivo d’impatto. Le scelte di regia cercano di valorizzare ogni frame per riflettere le caratteristiche dei personaggi, in virtù soprattutto dello spazio in cui si muovono. In…
“Ti vendicherò padre, ti salverò madre, ti ucciderò Fjolnir”
La strega (The VVitch - 2015), Il faro (The Lighthouse - 2019) e l’uomo del nord (The Northman - 2022); il padre, la madre e lo zio, il cinema di Robert Eggers è stato alla ricerca dell’archetipo, in un processo di progressiva decostruzione della realtà attraverso…
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Commenti (20) vedi tutti
CHE SPRECO
leggi la recensione completa di ilpadredituttiE anche Eggers ce lo siamo giocato.
commento di Inside manFilm visionario, storico, molto ancestrale, ma "freddo" come l'Islanda. C'è tanto di epico, ma senza un messaggio per lo spettatore, se non la più classica storia di vendetta: un figlio che vuole vendicare l'assassinio del padre. La più antica delle storie. Qualche colpo di scena sul finale. Nulla di più. Sufficiente. Una buona messa in scena.
commento di GARIBALDI1975Film crudo, forte, deciso, vivo, repulsivo e affascinante.
leggi la recensione completa di tobanisGladiaTHOR!!!!!
commento di moviemanTroppo pretenzioso. La regia è buona, ma la trama all'eccesso è un collage di deja-vu di cattivo gusto orientata più alla violenza "orrorifica" continua (e il continuo, si sa, ha l'effetto opposto di ciò che si prefigge: annulla la tensione) che all'epicità (e lo stile). Amleto prenderebbe a sberle i produttori !
commento di fra_pagaRivisitazione in chiave grezza e muscolare della storia di Amleto, resa celebre dalla ben più sofistica opera di Shakespeare. Il racconto di una feroce vendetta si dipana tra nebbia, fango e sangue, riesce a catturare lo spettatore per la messa in scena spesso onirica e puramente artistica, ma i personaggi rimangono troppo piatti per coinvolgere.
commento di Fanny SallyMaldestra, molto maldestra, imitazione delle varie serie dedicate. Di una noia devastante.
commento di Winnie dei poohHollywood in trasferta in Irlanda con il suo carico di attoroni e la consueta dovizia di mezzi confeziona una storia che aldilà delle imponenti scenografie e della enfatica esibizione di ritualità mistiche quanto animalesche si riduce in pratica all'esposizione del tema tanto caro agli anglosassoni della vendetta.
commento di bombo1Robert Eggers marcia fermo sul posto diretto verso HollyWood, che un poco si muove verso di lui.
leggi la recensione completa di mckTanto fumo e niente arrosto. Non ho altro da aggiungere.
commento di GabryLedThe Northman fa parte di quei film in pompa magna e dalla colonna sonora assordante, fatti più di apparenza che sostanza, zeppo di lungaggini atte solo ad annoiare lo spettatore. La Kidman e Dafoe fungono solamente da specchietto per le allodole in quanto appaiono per brevi istanti.
commento di gruvierazScordatevi i vichinghi movies degli anni 50/60,qua si segue in modo pesante e pure la durata non aiuta,senza nulla togliere al talentuoso regista...di cui gli preferivo le opere precedenti...voto 6
commento di ezioDa regista di talento qual è, Eggers valorizza al massimo un impianto visivo di grande qualità e suggestione, rimanendo però imbrigliato nella trappola dell'autocompiacimento e dimenticandosi di offrire una vera e propria rilettura della storia di Amleto, in questo caso affossata da archetipi visti e rivisti che sfociano spesso nella banalità. 6,5
commento di rickdeckardalla fine risulta difficile scrollarsi di dosso la pomposità dell'operazione, con dialoghi banali e reiterati che trasudano misticismo d'accatto. alcune scene, tra cui il "magmatico" finale, Eggers le dirige alla grande, ma non bastano a riempire un involucro vuoto. nello stesso genere, il più essenziale e materico Valhalla Rising rimane insuperato
commento di giovenostaDopo i primi trenta minuti, pensai di essere di fronte a un grande film. Alla fine del film, mi congratulai con me stesso per essere arrivato ai titoli di coda dopo una rottura di palle incredibile.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirDalla trama sembra lontano dai precedenti lavori di Eggers.Dopo la visione sono evidenti tutti gli elementi stilistici dell’autore: il misticismo, la suggestione e l’abilità di instillare l’inquieto nello spettatore,tutti fusi perfettamente in un film intriso di vendetta e destini.Tecnicamente superbo in ogni comparto. Voto:9.5
commento di ange88Che dire? Della serie quando i veri vichinghi incontrano la vera settima arte!
leggi la recensione completa di imperiormax89Lento e quindi lungo,l' iniziazione con un digerino e una puzzetta sono eblematici di quel che verrà dopo. e gli attori degni di nota recitano solo parti secondarie.
commento di Pollon82Un film lungo e ridondante...nel cercare il pathos in esasperanti scene sanguinarie e dialoghi lenti...lo perde del tutto. Nomi importanti nel cast che scompaiono in pochi minuti. Voto 5
commento di Lacorazzata81