Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Rossella è una una donna timida, un'attrice di teatro che ritorna a Roma durante una torrida estate. Qui inizia a vivere insieme a Salvatore, un amico che si è dato all'arte con scarsi risultati, dipingendo scenografie. Salvatore però è innamorato di Monica, una donna che ha una figlia da una precedete relazione e non sembra minimamente interessata a concretizzare qualcosa con lui.
Terzo film di Matteo Gattone, Estate romana è un'opera ancora acerba che però già rivela il talento del regista, così come la sua passione per le esistenze ai margini, di chi vive nella società senza esserne completamente partecipe - coltivando le proprie storture senza tentare di porvi rimedio. Le esistenze dei tre protagonisti galleggiano a fatica nel caldo estivo che sembra privarli di qualunque volontà, rendendoli simili ai calamari mollicci che Rossella sbaglia a cucinare. In questa rappresentazione, sullo sfondo di una città aliena, si potrebbe addirittura azzardare un paragone con Michelangelo Antonioni - come visione di un cinema dove la realtà esterna, nella sua consistenza indefinibile, ha la meglio sugli individui, dettando legge e imponendosi su di loro. Anche il fallimento artistico dei personaggi - seppur condito con una buona dose di ironia e di bonarietà alla "romana" rientra in quest'ottica, ponendosi come un rifugio mancato a ciò che non si accetta del mondo estremo. Insomma un film certo non perfetto, ma da vedere, come tutte le storie raccontate da Garrone.
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