Espandi menu
cerca
Cry Macho - Ritorno a casa

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

Recensioni

L'autore

claudio1959

claudio1959

Iscritto dall'8 settembre 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 76
  • Post -
  • Recensioni 1368
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cry Macho - Ritorno a casa

di claudio1959
10 stelle

Cry macho film crepuscolare, sulle orme de L’ultimo Buscadero, western postmoderno e nuovo capolavoro del mitico Clint Eastwood.

Clint Eastwood

Cry Macho - Ritorno a casa (2021): Clint Eastwood

Natalia Traven

Cry Macho - Ritorno a casa (2021): Natalia Traven

Clint Eastwood, Eduardo Minett

Cry Macho - Ritorno a casa (2021): Clint Eastwood, Eduardo Minett

locandina

Cry Macho - Ritorno a casa (2021): locandina

Recensisco oggi con piacere l’ultimo film di Clint Eastwood “Cry macho-Ritorno a casa”. Ancora centro ! questo grande uomo di spettacolo che a 91 anni suonati dirige ed interpreta film, tutti di assoluta qualità ed alto livello, incredibile non sbaglia un colpo, a parte Ore 15:17 – Attacco al treno, l’unico film sbagliato, in una filmografia sterminata di gemme preziose, film godibili ed adatti ad ogni tipo di pubblico. Al centro della vicenda narrata Mike Milo(Clint Eastwood), siamo nel 1979, un uomo al tramonto della vita, una vecchia gloria del rodeo, che ha perso in un incidente stradale moglie e figlio, dedito per dimenticare la tragedia all’alcolismo, è un anziano allevatore di cavalli, che conosce alla perfezione. Questo film per i toni malinconici e crepuscolari e per la poesia ricorda il bellissimo film di un altro grande autore Sam Peckinpah “L’ultimo Buscadero”, con Steve McQueen e Robert Preston. Mike ha molti rimpianti e un debito morale con il suo capo Howard Polk(Dwight Yoakam), l’uomo accetta la missione di andare in Messico per riportare in Texas Rafael(Eduardo Minett) il figlio adolescente, ma mai dimenticato che non vede da molti anni, rimasto in Messico con la madre Leta(Fernanda Urrejola). L’impresa difficile e pericolosa, il ragazzino sta sempre con il suo gallo Macho, un bambino selvaggio ineducato ribelle , la madre per impedire che gli sfugga mette dietro ai due il suo uomo migliore, per impedire il passaggio del confine dei due fuggiaschi. Cry macho è l’adattamento per il cinema del romanzo di Richard Nash, autore anche della sceneggiatura insieme a Nick Schenk(Gran Torino e Il Corriere -The Mule). Il film è un road movie, con immagini bellissime del selvaggio Messico, riprese dalla mdp in modo superbo, c’è una parentesi stanziale, quando i fuggiaschi approdano in un paesino messicano, dove i due trovano riparo, qui incontrano la padrona di una locanda Marta(Natalia Traven) donna non più giovane, una vedova con a carico le tre nipotine, a loro volta orfane, una delle tre e’una bellissima bambina sordomuta che si affeziona ai due, commuove per tenerezza. Natalia e Mike si affezionano e dimostrano, che ci si può amare anche in vecchiaia, il sentimento può sempre sbocciare anche in età pensionabile. Il film è lento, ma armonico, ha le sue pause di riflessione, ma ben articolate nel suo sviluppo filmico. Clint Eastwood a suo modo un uomo ironico, che con le sue battute ci regala perle di saggezza ed umanità vera e genuina, alla fine del viaggio il vecchio ed il bambino non saranno più gli stessi, l’avventura vissuta insieme li avrà fatti crescere, uno avrà dato un contributo emotivo all’altro, come nel famoso “Un mondo perfetto”, anche quel film parlava di un rapporto tra un uomo maturo ed un bambino. Cry macho opera importante, un western postmoderno, pieno degli echi del cinema di Eastwood. Una storia che ci tocca il cuore, fisicamente e mentalmente, ci fa riflettere sui valori veri della vita, a suo modo un film sentimentale, non come Breezy, ma con la stessa intensità e genuina onesta’ intellettuale. Il regista ci emoziona, ci fa ridere e ci fa commuovere fino alle lacrime, perché non solo “Anche i ricchi piangono”, ma anche i cowboys, uomini duri, ma sotto la scorza, palpita sempre un cuore pulsante e grondante voglia di amare ed essere amati. Il trentanovesimo film del regista è un capolavoro assoluto, dai toni minimalisti, un film che necessita più di una visione, per essere compreso e gustato al meglio. Nella nostra esistenza sulla terra ci insegna Mike, che si può cadere, ma sempre bisogna avere il coraggio di rialzarsi, si chiama vita, ne abbiamo una sola e l’obbligo di viverla intensamente, perché “Solo chi cade può risorgere”.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati