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Ai confini del male

Regia di Vincenzo Alfieri vedi scheda film

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La recensione su Ai confini del male

di emil
5 stelle

Due ragazzi dopo un rave scompaiono nel nulla. Si crede sia opera di un serial killer che colpì anno prima. Ad indagare, oltre al colonnello dei carabinieri Rio, c'è il capitano Meda( Edoardo Pesce) soprannominato "cane pazzo" per la sua indole irascibile che porta avanti l'indagine da solo.

"Ai confini del male" è un thriller che pesca nel torbido,  non rinunciando a vere e proprie incursioni noir, convergenti quasi sempre (e quasi tutte) nel  protagonista, carabiniere perseguitato da incubi e visioni del proprio passato. Cliché centrato in pieno , ma personaggio credibile grazie alla ruvida ed efficace prova di Edoardo Pesce, uno degli attori più interessanti della propria generazione.

 

Alfieri dimostra di essere un regista scostumato, che infila un paio di amplessi gratuiti,  non sempre equilibrato nel tessere le fila del racconto ( sceneggiatura sempre in bilico) e nella costruzione della messa in scena, avara di veri pezzi di bravura. Un po' incauto anche nell'utilizzo dell'ingombrante soundtrack, che però almeno un brivido lo regala. Quando nell'epilogo attacca "Burn" dei Cure volevo morire!!

 

Ci sono anche aspetti positivi, come le atmosfere penetranti e gelide del lago di Castel Gandolfo, tutto lo squallore del mondo borghese che sbriciola in focolare familiare, ed un ipnotico pitbull, evidentemente una sorta di coscienza super partes davvero ipnotica e geniale.

Purtroppo l'epilogo con la ricostruzione in flashback degli indizi è quanto di più banale si sia visto ( stravisto mille volte ) ed è pure intuibile.

Fa niente, nel complesso una visione la merita

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