Regia di Francesco Massaro vedi scheda film
Difficile trovare qualcuno che non l'abbia mai visto o che non si sia fatto un bel pò di sane risate guardandolo! E' anche un "documentario" sulla vita sociale dei meridionali al nord all'epoca del boom economico e sulla capacità di questi a sbarcare il lunario inventandosi i lavori più disparati.
Lino è uno scapolo in cerca di un lavoro fisso trasferitosi a Torino ospite a casa della sorella sposata con un impiegato della Fiat torinese, che non ha troppa simpatia per i meridionali. Durante il tempo libero lino si reca in un bar con sala da biliardo annessa ed è li che ha a che fare con altri perdigiorno falliti come lui tra cui un anche un ragazzo che ha perso l'uso della parola a causa di una enorme perdita di denaro a Poker (Jerry Calà). Un giorno come tanti Lino gioca una schedina del Totocalcio con l'aiuto del suo amico "PAROLA" (il muto) e sebbene gran parte dei risultati sembrano paradossali e improbabili, nella realtà dei fatti l'indomani Lino ascoltando le partite alla radio si accorge di aver fatto 13. Da quel momento si avvia un'"odissea" caratterizzata dal disperato proposito di Lino di tener segreta la vincita a parenti ed amici. Da quel momento in poi la sua vita sta per cambiare definitivamente. Ottima atmosfera divertente che ci riporta negli ambienti dei Bar e dei circoli ricreativi dove ci sono giocatori d'azzardo e scrocconi opportunisti che vivono alla giornata e sognano di poter dare una svolta alla propria vita.
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