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Incroci sentimentali

Regia di Claire Denis vedi scheda film

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La recensione su Incroci sentimentali

di barabbovich
2 stelle

Jean (Lindon) e Sara (Binoche) sono una coppia intorno alla sessantina, sposata da nove anni. Lui ha un passato recente in galera (per motivi che lo spettatore non conoscerà fino alla fine), trascorre le giornate facendo la spesa, cercando un lavoro e andando saltuariamente a trovare l'anziana madre che si è presa cura di quello scavezzacollo di suo figlio dai tempi in cui guardava il cielo a scacchi. Sara è una speaker radiofonica in condizioni economiche decisamente migliori. Quando Jean contatta il vecchio amico François (Grégoire Colin, pura tappezzeria), l'uomo che gli ha presentato Sara e che è un ex di quest'ultima, la donna va in confusione e con il compagno di un tempo si ravviva la fiamma.
Caso più unico che raro di film sentimentale che non riesce ad accendere le emozioni neppure per un secondo. Nel film di Claire Denis - pessimo a partire tanto dal titolo originale (Avec amour et acharnement, ossia con amore e determinazione), quanto da quello in italiano - tutto sembra essere funzionale alla creazione di scene madri dove due attori del calibro di Vincent Lindon e Juliette Binoche duettano senza convinzione. Ma i loro personaggi sono monodimensionali, non hanno alcuna caratterizzazione psicologica che non sia quella di grana grossissima pensata da Claire Denis come ideale esplorazione dell'universo sentimentale femminile che già aveva dato risultati scadenti con L'amore secondo Isabelle, con la Binoche sempre nel ruolo di protagonista. Accompagnato da una sottotrama che non ha alcuna funzionalità narrativa, il film oscilla per due ore tra superflue didascalie ed ellissi smaccate, a dimostrazione di quanto il pendolo registico della Denis sia tarato ancora una volta su un registro grossolano, incapace di qualsiasi finezza interiore nonché di creare la benché minima empatia con personaggi che sembrano mossi soltanto da ambizioni manipolatorie.

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