Regia di Jane Preston vedi scheda film
Documentario sulla rocambolesca vita di Paul Gascoigne, uno tra i più grandi calciatori inglesi della storia, nonché tra i più scapestrati e continuamente a caccia di guai, dentro e fuori dal campo.
Gli spettatori a caccia di notizie morbose o facili scandalismi rimarranno delusi dalla visione di questo lavoro, il primo documentario a occuparsi della vita di Paul Gascoigne, calciatore e – spesso suo malgrado – star dei tabloid: Gascoigne (il film) infatti parla soprattutto di sport e, anche quando nella parte finale approfondisce gli anni più difficili di ‘Gazza’ alle prese con la depressione, la solitudine e l’alcolismo, non fornisce più di tanti dettagli o racconti su tali vicende, magari anche per una precisa richiesta del giocatore. Eppure, senza per l’appunto inserire il dito nella piaga delle dipendenze e dei problemi di salute dell’uomo, sarebbe stato interessante comprendere meglio anche quella parte della figura del personaggio pubblico Paul Gascoigne, del quale certamente si intuiscono le fragilità e talvolta si rivelano gli atteggiamenti semplicemente infantili, senza però andare alla ricerca delle ragioni che lo hanno portato a una simile vita di genio e sregolatezza, a parte qualche timido accenno qua e là. L’occasione è senz’altro ottima, poi, per tutti gli appassionati di pallone che hanno vissuto l’epoca di Gazza (fine anni Ottanta – fine Novanta) per un tuffo nella nostalgia di quel calcio così distante da quello attuale. Gascoigne si presta in prima persona a raccontarsi, con interventi realizzati ad hoc intervistando José Mourinho, Gary Lineker e Wayne Rooney. 6/10.
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