Due genitori anziani lasciano la campagna giapponese per recarsi a trovare i figli sposati che abitano a Tokyo. I due nella capitale hanno trovato la loro strada, uno fa il medico e l'altra la parrucchiera. L'arrivo di mamma e papà getta nello scompiglio le rispettive famiglie che, a fatica, sopportano la loro presenza. Con un pretesto li mandano in una località turistica a passare il fine settimana. Alla fine saranno costretti a fare intraprendere il viaggio di ritorno verso casa.
Note
In uno dei capolavori della sua maturità, con uno stile astratto ed essenziale, Ozu ci offre l'amaro ritratto di un paese che stava cambiando e cheignorava i valori della tradizione. Ma soprattutto un canto sullo scorrere del tempo, sulla morte e sulla vita.
Il cinema di Ozu tocca la massima profondità poetica nella purezza della semplicità, in questa commovente riflessione su come i mutamenti portati dal tempo e dall'evoluzione sociale allentano irrimediabilmente i legami più essenziali. Ma l'amarezza è stemperata da una serena accettazione di questa delusione come parte ineludibile dell'esistenza.
Incantevole allegoria sulla senilità, cadenzata da Ozu con un lirismo meraviglioso basato sulla potenza di inquadrature fisse su panorami urbani periferici e scorci di aree industriali. Pregevolissime pure le performance minimaliste degli eccelsi attori.
Con stile puro e pudico, Ozu porge allo spettatore, con delicatezza e leggera ironia, tematiche profonde e universali tramite il Giappone del suo tempo. 8 1/2
VOTO 10/10 I coniugi Hirayama sono una coppia di anziani che, dopo tanti anni trascorsi in una piccola cittadina del sud del Giappone, decidono di andare a Tokyo per fare una visita ai loro figli. All'inizio passano qualche giorno dal figlio Koichi, un medico di quartiere che non ha il tempo di occuparsi di loro; poi si recano dalla figlia Shige, una parrucchiera piuttosto avara, che incarica… leggi tutto
Costantemente regolare e geometrico nella forma, grazie alla regia di Yasujiro Ozu la quale ingabbia i personaggi negli interni delle loro abitazioni umili e tradizionali, Viaggio a Tokyo è un’opera che, al contrario, vuole scardinare la compostezza di una famiglia separata da una distanza affettiva forse irreparabile. Il film di Ozu è un poema sulla vecchiaia, placido e…
Ozu, maestro indiscusso del cinema orientale, con questo film affronta un discorso massimamente lucido sulla temporalità, allo stesso tempo individuale e storica, dell’esistenza, senza alcuna volontà intellettualistica. Il punto di forza del film è proprio quello di riuscire a condurre il pensiero ad una riflessione sulla vita, il tempo, la vecchiaia e la morte…
Viaggio a Tokyo è un film che parla di realtà. È un viaggio aulico che traccia e disegna esperienze di vita condivisibili. Le nostre stesse esperienze, passate, presenti e future, metaforicamente tangibili, spiegate e raccontate con parsimonia cristallina da questo capolavoro del cinema moderno. Il maestro del cinema giapponese Yasujiro Ozu, ha sempre "viziato"…
Considerato unanimamente il capolavoro del regista giapponese, "Viaggio a Tokyo" è effettivamente l'espressione di una poetica ben precisa. SI tratta della poetica del quotidiano, della semplicità e delle piccole cose. La coppia quasi settantenne che, dopo tempo, decide di fare visita ai figli a Tokyo, si trova di fronte a un'accoglienza incerta, e ben presto si capacitano del…
Come calava presto ora, il buio! […] Venne l’inverno. […] E finalmente fu maggio. Quattro o cinque righe. “Ecco, questa era la storia di Dorie Paige.” Un mondo. Una vita. …
LE STAGIONI DI YASUJIRO
Una coppia di anziani di una cittadina di periferia, decide di recarsi, per la prima volta nella vita, a visitare la metropoli di Tokyo.
La circostanza coincide con la volontà di far visita a due dei loro cinque figli, da tempo entrambi sposati ed in attività nella grande capitale.
Ma sia il figlio, medico di base con moglie e due bambini pestiferi, sia…
I coniugi Hirayama, una coppia ormai anziana, si reca in visita dalla cittadina costiera di Onomichi, nella provincia di Hiroshima, alla lontana capitale Tokyo, dove vivono due dei loro figli, con le rispettive famiglie, e la nuora, vedova di un altro figlio disperso otto anni prima durante la guerra. Gli attempati genitori, accolti con apparente entusiasmo dai figli, Koichi, medico di…
Da tempo Pupi Avati, in varie conferenze, racconta la sua esperienza di vita, focalizzando l'attenzione del pubblico su una parabola. Quella della "ellisse". Di cosa si tratta? È semplice, per quanto…
Se l'intento e il gesto cinematografici di Lav Diaz e Andrej Tarkovskij avessero un nome, quello sarebbe Yasujiro Ozu.
"Viaggio a Tokyo" sta al cinema, come il buddismo sta all'esistenza. E, in questo caso, da un punto di vista formale, l'imparzialità del punto di vista centrale confermerebbe ciò, poiché comporterebbe una distensione…
Una coppia di anziani affronta un lungo viaggio per andare a trovare i figli a Tokyo e ritorna a casa.
Fine della trama.
Dialoghi all'osso.
Ozu riempe questo apparente vuoto di un immenso significato,
attraverso un ritmo lento e ad un magistrale lavoro di sottrazione riesce ad amplificare e a mettere in scena la distanza emotiva che si crea tra genitori e figli, le…
Tenendo conto dei titoli che sono stati votati da almeno 25 utenti, questi dovrebbero essere i film preferiti dagli iscritti a FILMTV.IT (se mi è sfuggito qualche titolo, vi invito a segnalarmelo)
Una anziana coppia di genitori decide di fare un viaggio a Tokio per andare a trovare i loro figli. L’età avanzata fa presagire loro che sia necessario salutarli prima che sia troppo tardi. Al termine del lungo viaggio in treno arrivano in casa di uno dei loro figli dove incontrano tutti gli altri radunati per l’occasione. Dopo un primo momento di calda accoglienza per tutti…
Come sarebbe la Top-50 se ci fosse una soglia di accesso un po' più bassa di quella che c'è attualmente (diciamo 50 voti, anziché 75)? Che ne dite se proviamo ad appurarlo? Io ho finora…
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Commenti (7) vedi tutti
Il cinema di Ozu tocca la massima profondità poetica nella purezza della semplicità, in questa commovente riflessione su come i mutamenti portati dal tempo e dall'evoluzione sociale allentano irrimediabilmente i legami più essenziali. Ma l'amarezza è stemperata da una serena accettazione di questa delusione come parte ineludibile dell'esistenza.
leggi la recensione completa di port crosOzu crea un film toccante, amaro e denso di significato attraverso una trama e dialoghi minimali.
leggi la recensione completa di EmaCate14Incantevole allegoria sulla senilità, cadenzata da Ozu con un lirismo meraviglioso basato sulla potenza di inquadrature fisse su panorami urbani periferici e scorci di aree industriali. Pregevolissime pure le performance minimaliste degli eccelsi attori.
commento di Stefano LVoto 8. [23.05.2010]
commento di PPScusate…10
commento di nico80Con stile puro e pudico, Ozu porge allo spettatore, con delicatezza e leggera ironia, tematiche profonde e universali tramite il Giappone del suo tempo. 8 1/2
commento di kotrabVOGLIO ASCENDERMI
commento di aboutaboy