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Malcolm & Marie

Regia di Sam Levinson vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Malcolm & Marie

di alan smithee
4 stelle

locandina

Malcolm & Marie (2021): locandina

NETFLIX

"-Non darmi mai per scontata.

-Scusami.

-Lo hai fatto.."

È notte fonda, quando un esaltato giovane regista e la sua splendida compagna fanno ritorno nella villa che la produzione dell'ultimo film appena presentato alla stampa, gli ha messo a disposizione.

L'entusiasmo dell'uomo si contrappone ad una parvenza di disappunto o di celata insoddisfazione che contraddistingue l'atteggiamento di una Marie dal corpo sinuoso e mozzafiato, levigato e scolpito in modo ancor più seducente dallo scollato abito a tubino che la giovane donna ha indossato per tutta la serata, non certamente passando inosservata.

Mentre Marie, tra una sigaretta e l'altra, si impegna a preparare un improvvisato piatto di maccheroni al formaggio utile a tentare di placare una fame nervosa che poi si indirizza unicamente a solleticare la voracità compulsiva del suo gongolante compagno reduce dal suo agognato trionfo personale, ecco che molti dei noti mai affrontati, per quieto vivere o altre ragioni differenti, finalmente si affacciano alla prova del pettine.

Perché Malcolm ha ringraziato la qualunque, tranne la sua Marie, a tutti gli effetti unica e genuina fonte di ispirazione per dar vita al suo dramma tanto applaudito?

E perché non si è battuto affinché la produzione acconsentisse ad affidare alla stessa Marie l'interpretazione del suo stesso drammatico personaggio di giovane donna perduta e poi salvata in extremis?

John David Washington, Zendaya

Malcolm & Marie (2021): John David Washington, Zendaya

Zendaya, John David Washington

Malcolm & Marie (2021): Zendaya, John David Washington

L'atmosfera si fa sempre più incandescente, qualora il rinfacciarsi reciproche responsabilità tra i due, non fa altro che incrinare un rapporto che si sbriciola velocemente mentre la notte volge ai primi segni di vita del giorno che sta per nascere.

Girato tra interni eleganti ed arredati con gusto di una villa della città di Carmel in un periodo di inizio pandemia ove la cittadina californiana, nota anche per aver avuto come sindaco niente meno che Clint Eastwood, risultava l'unica circoscrizione che permettesse di dar modo ad una troupe seppur ridotta ai minimi, di girare un film, Malcolm and Marie è diretto con eleganza e scrupolosa e quasi manieristica cura dei dettagli scenografici da Sam Levinson, figlio di Barry, che sceglie una fotografia in elegante bianco e nero per ostentare una autorialità più superfciale che effettiva.

Avvalendosi dei due soli interpreti, gli affascinanti John David Washington e la sinuosa Zendaya, Malcolm & Marie corre il rischio di restare alla memoria più come primo film ultimato dopo lo scoppio della pandemia da Covid 19, che per gli eventuali altri meriti insiti nel prodotto finito.

Il diario di una crisi di coppia che esplode quando la stanchezza ha la meglio sull'autocontrollo, e la natura vendicativa prevale sulla prudenza, calca sin troppo la mano sulla sua struttura teatrale, che diventa un ricatto utile a dar luogo ad affronti a sorpresa, ove le verità più segrete ed inconfessabili salgono a galla al momento più scenograficamente adatto per essere sviscerate.

Zendaya, John David Washington

Malcolm & Marie (2021): Zendaya, John David Washington

John David Washington, Zendaya

Malcolm & Marie (2021): John David Washington, Zendaya

E se l'alchimia del fisico da cerbiatta rende l'ultima Mary Jane del grande schermo una vittima in grado di sfoderare, quando il momento diventa più favorevole, artigli da felina che la trasformano da preda designata in carnefice in grado di difendersi, quello che meno convince in tuta l'artefatta impostazione della vicenda, è la figura sorniona e sicura di sé di Malcolm, uomo che si crede arrivato e che traduce la sua soddisfazione di belva appena saziata, attraverso le moine fastidiose attraverso le quali John David Washington dimostra, una volta per tutte, di essere un attore inadeguato, inespressivo, inutilmente gigione laddove si vuole far credere di possedere la corretta espressività che scuote la onnipresente catatonia della propria espressione abituale.

Cinema e teatro vanno a braccetto ed in meravigliosa simbiosi quando esistono adattamenti del calibro di Chi ha paura di Virginia Wolf, ma anche attori del calibro della celebrata coppia Taylor/Burton, o registi come Mike Nichols.  

In questo caso ci troviamo su palcoscenici molto distanti, vittima di ricatti narrativi ben più artificiosamente costruiti ed interpretati.

 

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