Regia di Edoardo Falcone vedi scheda film
Che tristezza vedere Gigi Proietti, stanco, provato e persino fuori tempo con le battute, chiudere una carriera che, seppure al cinema non è stata tanto gloriosa né intensa (meno di una trentina di film) quanto quella teatrale, avrebbe potuto terminare in ben altro modo (per esempio con l'ottimo Mangiafuoco di Garrone in Pinocchio). E invece lo troviamo a servizio dell'opera terza di Edoardo Falcone (Se Dio vuole, Questione di karma), una commediola esile esile che parla di Ettore (Giallini, sempre più schiavo del type casting), ex detenuto che, per sbarcare il lunario, si infila nella casa di quello che crede essere solo un vecchio pazzo. Si tratta invece di Babbo Natale, che possiede un costume magico grazie al quale Ettore potrà tornare a delinquere rendendosi invisibile. Ma l'amore per la bambina avuta poco prima di entrare in galera lo spingerà a redimersi.
Io sono Babbo Natale sembra una replica, decisamente in peggio, di 10 giorni con Babbo Natale, il film di Genovesi con De Luigi e Abatantuono. Qui tutto è scontato: dall'infaticabile lavoro di sopracciglia di Giallini alla Roma in versione depliant della pro loco, fino alla pretestuosa sottotrama sentimentale. Distribuisce Amazon Video: e si vede.
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