Regia di Chaitanya Tamhane vedi scheda film
The Disciple (2020): scena
VENEZIA 77 - CONCORSO
La passione per la musica classica e il canto tradizionale indiano, ereditata dal padre, uomo vicino alla cantante di culto Maa, da anni deceduta senza aver lasciato, per deliberata scelta, registrazioni musicali delle sue performances perfette, hanno reso il giovane Sharad un patito di tale disciplina, tanto da convincerlo a farne un mestiere.
La musica coms viatico per raggiungere l'equilibrio interiore e quella pace estatica che renderebbe ogni uomo un essere migliore.
The Disciple (2020): scena
The Disciple (2020): scena
Per affermarsi e perfezionarsi nell'arre, il giovane, che aiuta anche come commesso un rivenditore di dischi rari, accudisce un anziano cantante classico, cercando di apprenderne i segreti e l'arte.
Ma anche da adulto, il mondo della musica classica resta una nicchia, un mestiere assai avaro di soddisfaxioni e di entrate, tanto più con l'atteggiamento puro ed intransigente di Sharad, che non tollera né accetta contaminazioni di sorta con altre forme più commerciali di musica, le stesse che, al contrario, hanno consentito ad altri artisti non più dotati di lui, di sfondare in tv ai vari talent shows, , raggiungendo fama e ricchezza.
The Disciple (2020): scena
The Disciple (2020): scena
Dal regista di Court, premiato proprio a Venezia 2014 in Orizzonti, è arrivato il momento di venir accolto nella ancor più prestigiosa sezione del Concorso.
Ma il film risulta un vero macigno che, anziché tentare di avvicinare ad un genere musicale a noi occidentali generalmente così ostico, quasi quanto la musica folkloristica giapponese, per citarne una impegnativa, ci travolge con nenie reiterate che diventano davvero quasi insostenibili, fin grottesche sevreiterate sino a tali livelli, spiace affermarlo.
The Disciple (2020): Chaitanya Tamhane
Inoltre il film si compone di vicende di vita che si incastrano su spazi temporali differenti, rozzamente incastrati in flashback forzati e rozzi.
Per non parlare di tutti quegli ingiustificati continui ralenti nelle riprese in moto del protagonista, davvero fastidiose e senza costrutto. Insomma, un vero macigno indigeribile.
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