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Come True

Regia di Anthony Scott Burns vedi scheda film

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Souther78

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La recensione su Come True

di Souther78
4 stelle

Film che delude le aspettative e, nel finale, svuota di significato la costruzione narrativa. Difficile considerarla un'opera di fantascienza, ma anche un horror. Citazioni da Kubrick e Scott belle ma inutili. Non privo di pregi, ma in definitiva noioso, deludente e velleitario.

Volendo liquidare il tutto con due parole, questo film è... una cagata pazzesca. Se i dati forniti da Wikipedia fossero veri (e non ci giurerei, visto che quel sito si è rivelato un covo di manipolazione della verità), l'opera avrebbe incassato 62.000 dollari al botteghino, presumibilmente tra Canada (dove è stata prodotta) e gli USA. 

 

Il problema principale è la noia, provocata essenzialmente da una lentezza inenarrabile e da una rara ripetitività. Non c'è alcuna suspense. O, per meglio dire, ci sarebbero un paio di momenti che sembrerebbero andare in quella direzione, ma il tutto va a morire nel nulla. I mezzi sono più che risicati, e lo si percepisce perfettamente. La regia cita a mani basse Kubrick e Ridley Scott, perfino nei dettagli estetici: come non rivedere gli occhiali di Tyrell di Blade Runner in quelli del capo del gruppo scientifico? I tempi e le inquadrature, ma, soprattutto, la divisione in "capitoli", ci riportano ampiamente a Kubrick. Il problema è che, però, dietro la macchina da presa non c'è nè Kubrick, nè Scott. Tutte queste citazioni finiscono per essere sterili e fini a se stesse, denotando la mancanza di uno stile proprio. C'è una carenza di trama alla radice, e tutti i virtuosismi del mondo non potrebbero compensarla. C'è, poi, appunto, il tentativo di rifarsi a maestri inarrivabili, che non rende giustizia nè a loro nè all'autore. Se è vero che la storia non ha nulla da dire, è pure vero che il regista in quel nulla ci pasce compiaciuto, ammannendo qua e là false speranze: si confida in un colpo di scena imminente, ma quando arriva, sul finale, lascia un senso di... nulla. Non c'è coerenza tra il costrutto narrativo e la conclusione: non è il classico "gioco a incastri", che lo guardi incuriosito finchè arriva la fine e tutto assume senso. Niente ha senso, perchè tutto viene affastellato nel tentativo di impressionare, ma senza un reale nesso logico con quelle che dovrebbero essere le premesse.

 

L'opera viene qui definita "fantascienza", ma stento a considerarla tale: che cos'ha di fantascientifico, alla fine? Poco o niente. Altri la inquadrano come un horror, ma anche in questo senso non ci vedo proprio niente dell'horror, non foss'altro che il finale rimuove quel potenziale e lo disinnesca completamente. Peraltro... cos'è che dovrebbe far paura, di preciso? Non è dato saperlo.

 

Qualcosa si salva? La protagonista dà sicuramente una bella prova di recitazione. La fotografia, nonostante i mezzi scarsi, dà ottima prova di sè: la scelta delle ambientazioni, certe inquadrature particolarmente curate, e diversi primissimi piani si fanno apprezzare al di là di tutto. 

 

In definitiva, attori, regista e direttore della fotografia, meritano una menzione. Il regista, purtroppo, merita anche più menzioni di demerito, per un'opera in definitiva troppo lunga, ridondante, sconclusionata, che tradisce e delude le aspettative.

 

Sconsiglio assolutamente la visione, se non per fini meramente artistici, considerato che comunque nel panorama cinematografico attuale raramente si osserva una cura tanto pregiata per i dettagli e la fotografia. Chi non è interessato a valorizzare questi aspetti, ma soltanto all'aspetto di intrattenimento, farà assai meglio a girare al largo.

 

 

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