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Illusioni perdute

Regia di Xavier Giannoli vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Illusioni perdute

di obyone
8 stelle

 

Benjamin Voisin, Cécile De France

Illusioni perdute (2021): Benjamin Voisin, Cécile De France

 

Seduto sul pavimento della stanza il giovane Lucien Chardon è immerso nelle pagine dei libri. Le dita dei piedi ripiegate all'interno e lo sguardo febbrile di chi si alimenta di un intenso piacere. La poesia è la libido del giovane tipografo arrivato a Parigi sulle orme della propria amata, Madam Louise de Bergeton, che ben presto, però, l'ha allontanato per non perdere onori e posizione presso la corte della cugina, la scaltra e ruffiana marchesa d'Espard. La poesia e l'amore bruciano le giornate del giovane scrittore in una città che prosciuga le anime da ogni forma di compassione e alimenta il sego del cinismo e della cupidigia. Lo stesso Chardon, dimentico della fanciullesca adorazione per la nobildonna che lo aveva protetto e cavalcato come un giovane puledro, si lascia andare, per fame e necessità, alla calcolata volgarità della stampa parigina dalle cui pagine si sprigionano veleni e bugie. Chardon è diventato oramai un rispettabile cinico giornalista per una rivista d'opposizione. Ha abbandonato i suoi propositi letterari per abbracciare una professione impensabile ai suoi occhi di incorruttibile artista di periferia. Lucien Chardon ha abbandonato i suoi propositi di scrittura per scalare i ranghi della Parigi ottocentesca ma non ha fatto i conti con l'animo nero della capitale.

 

 

Benjamin Voisin

Illusioni perdute (2021): Benjamin Voisin

 

Lucien de Rubempré ha lottato a denti stretti per raggiungere una posizione rispettabile. Ma adesso che tutto è compiuto il suo ego è al tappeto. Sul pavimento lercio, le spalle al muro e gli abiti sporchi, piange lacrime amare. Le dita dei piedi ripiegate dallo stesso spasmo di un tempo, lottano per ricacciare nelle viscere il supplizio dell'abbandono. Xavier Giannoli riprende Lucien, mentre annaspa nella sconfitta, in un quadro del tutto simile a quello che lo dipingeva al suo arrivo a Parigi. La stessa postura, emozioni diverse ma di simile intensità, il tutto viene incorniciato dalle mura asfissianti di una misera stanzetta. Da pavimento a pavimento, passando per le stelle lucenti del successo, Lucien ha vissuto una vita di eccessi, ha amato, odiato, desiderato. Tra l'inizio e la fine della "La Comédie humaine" di Lucien Chandon il regista francese ha ripreso in mano le "Illusioni perdute" di Honoré de Balzac e senza travolgerne il contenuto, ha riportato in auge un testo di rara freschezza, un lavoro sopravvissuto all'oblio grazie alle umane debolezze che, immuni all'azione del tempo, l'hanno reso immortale. Ritraendo l'industria frenetica dell'editoria, i loschi raggiri di cui si serviva per vendere giornali e libelli Balzac non avrebbe immaginato che la meticolosa descrizione della sua epoca avrebbe combaciato al millimetro al futuro che noi conosciamo come presente.

 

Cécile De France, André Marcon

Illusioni perdute (2021): Cécile De France, André Marcon

 

Giannoli ha rispettato il testo e l'ambientazione del capolavoro di Balzac ma avrebbe potuto vestire gli uomini di giacca e cravatta e sostituire le enormi banconote del tempo con carte magnetiche e laptop. Ed in questo tempo, come in quello di Dauriat, Nathan ed Lousteau avremmo rivisto facilmente i medesimi vizi. Tra le righe di un grande classico Giannoli estrapola un presente di fake news, influencers remunerati e sponsorizzati, giornalismo fazioso, web-haters e gente ingaggiata dai partiti per diffondere falsità e diffamazioni. In egual misura ci restituisce una pagina di Restaurazione borbonica in cui la libertà di stampa si confondeva con l'opportunità di diffamazione mentre la corruzione era un abitudine che impediva l'affermazione dello stato di diritto.

"Illusioni perdute" è per tanto un "documentario" in costume che entra ed esce dai teatri al suono dei fischi e degli applausi del capoclaque ed attraversa le redazioni dei giornali ove un paio di righe ben scritte decidevano le sorti di uno scrittore, di un attrice e di un editore. Un'opera protratta verso la più rassegnata tentazione al pessimismo? Non direi. Giannoli lascia Intravedere un filo di speranza nel ritorno alle radici. L'umanità può ancora cullare le proprie illusioni e coltivare qualche sporadica certezza (Vos).

 

Cinema Teatro Primavera - Vicenza 

 

Gérard Depardieu

Illusioni perdute (2021): Gérard Depardieu

 

 

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