La vera storia di Greville Wynne, un uomo d'affari britannico involontariamente coinvolto in uno dei più grandi conflitti internazionali della storia. Formando un'improbabile alleanza con un ufficiale sovietico nella speranza di prevenire uno scontro nucleare, Wynne lavorerà insieme a lui per porre fine alla crisi dei missili cubani.
Approfondimento
L'OMBRA DELLE SPIE: LA CRISI DEI MISSILI DI CUBA
Diretto da Dominic Cooke e sceneggiato dallo stesso con Tom O'Connor, L'ombra delle spie racconta la storia di Greville Wynne, un uomo d'affari britannico senza particolari aspirazioni o pretese che si ritrova al centro di uno dei più grandi conflitti internazionali della storia. Agli ordini del MI-6 inglese e di una agente della Cia, Wynne collabora con l'ufficiale sovietico Oleg Penkovsky nel tentativo di fornire informazioni utili a prevenire uno scontro nucleare e a porre fine alla crisi dei missili di Cuba.
Con la direzione della fotografia di Sean Bobbitt, le scenografie di Suzie Davies, i costumi di Keith Madden e le musiche di Abel Korzeniowski, L'ombra delle spie è un thriller spionistico che trae origine da una storia vera. Ha raccontato il regista: "Il 16 ottobre 1962 al presidente John F. Kennedy vennero consegnate delle fotografie che, scattate dagli aerei militari che sorvolavano Cuba, mostravano soldati sovietici intenti a mettere testate nucleari sull'isola caraibica. La crisi dei missili di Cuba è nata in quell'istante e ha portato il mondo sull'orlo della guerra nucleare. Sulla scia delle elezioni presidenziali del 2016, lo sceneggiatore O'Connor ha cominciato a interessarsi della storia dello spionaggio russo-americano e si è imbattuto nella figura di Oleg Penkovsky, leggendaria spia che gli Stati Uniti avevano in Unione Sovietica. Leggendo un libro, tra le righe, ha scoperto come il contatto di Penkovsky fosse un civile inglese di nome Greville Wynne. Approfondendo la cosa, ha capito come il ruolo di Wynne fosse stato diverso di quanto le fonti ancora oggi rivelino o raccontino. Lo stesso Wynne, in un'autobiografia del 1967, scrisse cose che secondo molti non erano realmente accadute. La mia idea era quella di fare di L'ombra delle spie non solo un film di spie ma anche un dramma pieno di buoni personaggi, pathos e umanità".
Il cast
A dirigere L'ombra delle spie è Dominic Cooke, uno dei più importanti registi teatrali inglesi. Premiato per diverse produzioni al National Theatre di Londra, ha lavorato per la televisione adattando l'Enrico VI di Shakespeare e dirigendo la miniserie The Hollow Crown per la BBC. Ha poi fatto il suo esordio dal… Vedi tutto
Film attorno a un altro film, cioè la recita massonica della guerra fredda: storia distorta di una storia inventata. Ora, come allora, la tensione fra la Russia e l'occidente funzionale a dividere, controllare e impaurire le popolazioni, al fine di distrarre, soggiogare e addivenire all'ambito governo unico mondiale (OMS?). Mediocre la visione.
Inevitabile la sensazione di déjà vu, in fondo siamo di fronte all'ennesima pellicola su spionaggio e controspionaggio con i russi cattivi da un lato e gli americani/inglesi buoni dall'altro. A fare la differenza è principalmente Benedict Cumberbatch, ma non è poco.
Per i primi 30 minuti la trama regge, la storia e l'introduzione dei personaggi riescono a coinvolgere, ma superata la parte iniziale si entra in una ripetizione di incontri tra le due spie che stancano e annoiano lo spettatore in un déjà-vu che non conduce a nulla, se non in uno scontato finale. Interpretazioni buone, ma annoia. Voto: 4
Noioso, manicheo, lento, basato su un fatto storico del tutto stravolto nelle premesse e nella sostanza dalla sceneggiatura, come vuole la prassi di Hollywood e Pinewood. Se iniziate a vederlo, dovrete far forza su voi stessi, come me, per arrivare alla fine. E non ne sarà valsa la pena. Gli attori, piuttosto bravi, alzano un po' il voto: 5---.
Storia epica poco conosciuta della Guerra Fredda e di come è stata evitata una guerra nucleare. Se ti piacciono le storie basate su eventi storici, questa è da guardare assolutamente. Uno schiaffo ai regimi liberticidi comunisti.
Il film è molto concentrato sull'impatto emotivo che la vicenda ebbe sui protagonisti trascurando (forse troppo?) il rischio di olocausto nucleare che il mondo rischiò in quel periodo e che queste persone contribuirono a scongiurare. Questo probabilmente fa perdere alla storia un po' pathos. Comunque un film importante e da vedere.
Da qualche decennio a questa parte, nella stragrande maggioranza dei settori che caratterizzano la società, i cambiamenti in atto hanno acquisito una tale velocità da rendere obsoleto ciò che solo poco tempo prima era sulla bocca di tutti, andando per la maggiore. In questo modo, alcune questioni finiscono relegate in secondo piano per lasciare la prima pagina ad altre,… leggi tutto
L’ombra delle Spie (originariamente The Courier adattato in italiano probabilmente per l’abitudine tutta nostrana di dover richiamare, per le nuove pellicole, il successo passato di altre, in questo caso Il Ponte delle Spie di Steven Spielberg) è una di quelle spy-story vecchio stile che ancora oggi a volte ritornano (al cinema), un classico che non muore mai e per quanto… leggi tutto
L'ombra delle spie, titolo italiano non proprio felicissimo per l'originale The Courier, ci propina per l'ennesima volta la storia di spie nel bel mezzo della guerra fredda.
Qualcuno ha osservato come le vicende reali siano state distorte nella trasposizione cinematografica, il che non dovrebbe sorprendere. D'altronde, lo scopo ultimo di tali opere non è certamente… leggi tutto
L'ombra delle spie, titolo italiano non proprio felicissimo per l'originale The Courier, ci propina per l'ennesima volta la storia di spie nel bel mezzo della guerra fredda.
Qualcuno ha osservato come le vicende reali siano state distorte nella trasposizione cinematografica, il che non dovrebbe sorprendere. D'altronde, lo scopo ultimo di tali opere non è certamente…
L’ombra delle Spie (originariamente The Courier adattato in italiano probabilmente per l’abitudine tutta nostrana di dover richiamare, per le nuove pellicole, il successo passato di altre, in questo caso Il Ponte delle Spie di Steven Spielberg) è una di quelle spy-story vecchio stile che ancora oggi a volte ritornano (al cinema), un classico che non muore mai e per quanto…
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E' stata una edizione tormentata, indubbiamente complessa da gestire, coraggiosa se vogliamo, per la risolutezza quasi incosciente ad andare avanti,… segue
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Ecco come a un uomo qualunque, di professione rappresentante di commercio attivo nell'Est europeo, è stato possibile trasformarsi, suo malgrado, ed in un'epoca di piena tensione da Guerra Fredda, nella più importante spia britannica al servizio di una sorta di joint venture che si creò, in quei foschi anni, tra l'agenzia…
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Commenti (10) vedi tutti
Film attorno a un altro film, cioè la recita massonica della guerra fredda: storia distorta di una storia inventata. Ora, come allora, la tensione fra la Russia e l'occidente funzionale a dividere, controllare e impaurire le popolazioni, al fine di distrarre, soggiogare e addivenire all'ambito governo unico mondiale (OMS?). Mediocre la visione.
leggi la recensione completa di Souther78Inevitabile la sensazione di déjà vu, in fondo siamo di fronte all'ennesima pellicola su spionaggio e controspionaggio con i russi cattivi da un lato e gli americani/inglesi buoni dall'altro. A fare la differenza è principalmente Benedict Cumberbatch, ma non è poco.
commento di alfatocoferoloPer i primi 30 minuti la trama regge, la storia e l'introduzione dei personaggi riescono a coinvolgere, ma superata la parte iniziale si entra in una ripetizione di incontri tra le due spie che stancano e annoiano lo spettatore in un déjà-vu che non conduce a nulla, se non in uno scontato finale. Interpretazioni buone, ma annoia. Voto: 4
commento di GARIBALDI1975film ben fatto e ben interpretato
commento di Artemisia1593Un bel film, interessante e ben recitato. Astenersi amanti di inseguimenti, sparatorie e compagnia bella.
commento di corradopNoioso, manicheo, lento, basato su un fatto storico del tutto stravolto nelle premesse e nella sostanza dalla sceneggiatura, come vuole la prassi di Hollywood e Pinewood. Se iniziate a vederlo, dovrete far forza su voi stessi, come me, per arrivare alla fine. E non ne sarà valsa la pena. Gli attori, piuttosto bravi, alzano un po' il voto: 5---.
commento di genoanoStoria epica poco conosciuta della Guerra Fredda e di come è stata evitata una guerra nucleare. Se ti piacciono le storie basate su eventi storici, questa è da guardare assolutamente. Uno schiaffo ai regimi liberticidi comunisti.
commento di Brian_FreedomInteressante, coinvolgente, fa riflettere non sull'argomento ma sui rapporti umani. Ottimo ritmo e attori. Voto 8
commento di GabryLedIl film è molto concentrato sull'impatto emotivo che la vicenda ebbe sui protagonisti trascurando (forse troppo?) il rischio di olocausto nucleare che il mondo rischiò in quel periodo e che queste persone contribuirono a scongiurare. Questo probabilmente fa perdere alla storia un po' pathos. Comunque un film importante e da vedere.
commento di Aiace68Non coinvolge, non appassona e fa sbadigliare. Si risolleva nel finale.
commento di gruvieraz