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Paura e delirio a Las Vegas

Regia di Terry Gilliam vedi scheda film

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La recensione su Paura e delirio a Las Vegas

di sasso67
4 stelle

Parente molto stretto di film quali "Il pasto nudo" (Cronenberg, 1991), "Trainspotting" (Boyle, 1996) e "Larry Flint" (Forman, 1996), questo allucinato delirio surrealista si sostanzia in un film senza capo né coda, e certifica, in modo si spera non irreversibile, il declino cinematografico di Terry Gilliam, regista visionario anche quando non è chiamato a mettere in scena gli effetti del LSD. All'inizio, desta almeno qualche curiosità il look tardo hippie dietro al quale si celano due attori altrove bravi, come Depp e Del Toro, poi si comincia a sperare che il film, da un momento all'altro, possa decollare, o quanto meno dare qualche colpetto d'ala. E il giochino, invece, resta fine a sé stesso e alla lunga stanca. Il film è noioso e lo spettatore è indotto a pensare a particolari secondari, come domandarsi in quale modo si guadagnino da vivere questi miserevoli perdigiorno, oppure avere il forte desiderio che personaggi come questi siano condannati a zappare le radici degli ulivi per un lungo periodo della loro vita. Un film necessario come la peluria sugli orecchi. (29 dicembre 2007)

Sulla trama

Nel 1971 due strani tipi, un giornalista e il suo avvocato, si recano in macchina da Los Angeles a Las Vegas. Dopo di che compiono altri viaggi, alcuni in macchina e molti di più in acido.

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