Tsuda è un brillante agente assicurativo di Tokyo e vive con la fidanzata Hizuru. Un giorno intravede a un incontro di pugilato Takuji, un vecchio amico di liceo, ora pugile professionista e fa di tutto per evitarlo. Tornato al lavoro, si ritrova davanti il vecchio compagno e resta colpito dalla familiarità che questi mostra di avere con la sua fidanzata. Ben presto i rapporti tra i personaggi precipitano. Da regista di "Tetsuo", un film eccentrico e fuori dai generi, ma senza lo scatto immaginifico del precedente.
Splendido film di Shinya Tsukamoto, immancabile per chi ha amato "Tetsuo" o "
Snake of June". La civilizzazione può ammantare l'orrore dentro di noi, ma non
cancellarlo. Esperire i nostri recessi più oscuri attraverso la catabasi può
condurci verso forme estreme di ego-catarsi, non senza cicatrici. Oppure nella più
terrificante delle ipotesi: riconoscerci in quell'abisso e… leggi tutto
Un salaryman annoiato con moglie annoiata, vivono in una grigia megalopoli e vengono scossi dall'incontro con un vecchio amico, ora pugile. Giunge il caos.
Tra carne maciullata, riprese nervose e frenetiche, fotografica ora calda ora fredda, montaggio schizzofrenico, musiche del geniale Chu Ishikawa, i tre protagonisti del film di Tsukamoto verranno segnati, o meglio, lacerati a vita!
Il…
Avvertenza: non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una…
Nel 1995 esce il 4 lungometraggio di Shin'ya Tsukamoto, uno dei precursori del moderno cinema giapponese, tornato in auge nei primi anni 90 grazie sopratutto al lavoro dello stesso Tsukamoto; dopo l'incredibile esordio con Tetsuo, il cineasta di Tokyo prosegue il suo percorso autoriale realizzando un gioiello assoluto: Tokyo Fist
Sinossi: Tsuda (interpretato da Tsukamoto)…
Io sono uno di quelli che va al cinema per vedere LO SPETTACOLO DELLA REALTA'.
Nel cinema ritengo che siano indicate tutte le variabili, quasi ci fossero tutte le frequenze che rappresentano uno spettro…
Alcuni registi hanno il potere di mettere tanta carne al fuoco nel breve tempo che concede un film! Tsukamoto ci riesce, realizzando pellicole con sequenze e musiche sincopate, scene monocromatiche di colori accesi, che si alternano in rapida successione: dal rosso passione al più riflessivo blu "lunare". E' un po' come assistere al singhiozzo del mondo, al disagio di alcuni, alla ribellione…
VOTO 7+ POTENTE Lui, lei, l'altro, il passato che ritorna e le incomprensioni letali al rapporto, visto così sembra un normale dramma amoroso ma alla regia c'è Tsukamoto... Così dopo pochi secondi di montaggio violentissimo, inquadrature nervose, musica industriale a tutto volume e una fotografia straniante, ci ritroviamo in un incubo metropolitano alienante travolti da fiumi di sangue. La…
Splendido film di Shinya Tsukamoto, immancabile per chi ha amato "Tetsuo" o "
Snake of June". La civilizzazione può ammantare l'orrore dentro di noi, ma non
cancellarlo. Esperire i nostri recessi più oscuri attraverso la catabasi può
condurci verso forme estreme di ego-catarsi, non senza cicatrici. Oppure nella più
terrificante delle ipotesi: riconoscerci in quell'abisso e…
Due nobili arti - il cinema e la boxe - sono andate spesso a braccetto. E nessun arbitro è intervenuto a dividerle. Anzi. Sembra che la passione del cinema per il pugilato non venga mai meno, come confermato anche di…
Il mondo di Tsukamoto è popolato da frotte di cadaveri che camminano. Questi cadaveri sono i milioni di persone, rappresentati in primo luogo dai salary-man, che esauriscono la loro vita nel tragitto tra casa e…
Negli anni '60 in Europa si cercò di tratteggiare uno scheletro concettuale che costituisse l'impianto programmatico di base per una sorta di 'poetica della dissociazione', così da mettere in scena, in chiave…
Troppe Ossa. Ad urlare di fiabe pannose, batteriche quanto basta, ma all'occorrenza anche Oltre. La dispettosa erosione gengivale grazie alla quale si scoprono cancri. Profilassi & Paradosso copularono a metà…
Il "tuttologo"Tsukamoto" sa sempre dove porre la macchina da presa e come usarla, per cui dal punto di vista della regia (ma anche in quello della fotografia, ora bluastra ora rosseggiante, ora ancora naturale) è un godimento per gli occhi e per chi ama il cinema o desidererebbe farlo. Nel complesso è un buon film, anche se Tetsuo o Bullet Ballet li ho apprezzati di più...…
Negli anni '60 in Europa si cercò di tratteggiare uno scheletro concettuale che costituisse l'impianto programmatico di base per una sorta di 'poetica della dissociazione', così da mettere in scena, in chiave…
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