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Una donna promettente

Regia di Emerald Fennell vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Una donna promettente

di steno79
6 stelle

Una dura condanna della cultura dello stupro da parte della britannica Emerald Fennell, attrice e sceneggiatrice che qui esordisce anche alla regia e vince subito un Oscar per il copione, pur restando un volto ancora poco noto dalle nostre parti. "Promising young woman" è stato presentato al Sundance Film Festival nel Gennaio 2020, poi è stato fermo parecchi mesi a causa della pandemia ed è stato ripescato verso la fine dell'anno in vista degli Oscar, raccogliendo ben cinque nomination e un lusinghiero apprezzamento da parte della stampa americana. Il tema risulta estremamente delicato e, prima di scriverci su, è bene ribadire l'utilità sociale di qualsiasi opera che condanni senza appello uno dei crimini più odiosi che esistano quale lo stupro. "Una donna promettente" trova il suo maggiore punto di forza nell'interpretazione di Carey Mulligan, attrice che ha creduto nel progetto tanto da figurare anche come produttrice esecutiva e da ottenere una meritata nomination all'Oscar per il ritratto di Cassandra, ragazza sui trent'anni che vuole vendicare il torto subito molti anni prima dalla sua migliore amica Nina, stuprata da un compagno di corso di medicina mentre era ubriaca e poi non creduta da nessuno e suicidatasi dopo essere caduta in depressione. La Mulligan centra il personaggio restituendo in maniera credibile l'ossessione che sta alla base dei suoi comportamenti, la sua infelicità e la sua ansia di vendetta; se la statuetta fosse arrivata, non sarebbe stato certamente un furto. Nonostante le intenzioni lodevoli che stanno alla base, lo script della Fennell convince decisamente meno, e la regia risulta corretta ma senza voli, senza innovazioni particolari che possano giustificare le tante lodi e le nomination ricevute. La Fennell si tiene lontana dalla rappresentazione diretta della violenza, e questa può essere anche una scelta vincente; tuttavia, fin dalla prima scena ci mostra Cassandra che si apposta in un locale notturno fintamente ubriaca per rimorchiare, accalappia un distinto uomo d'affari che se la porta a casa, la porta a letto e, quando lei svela di essere sobria, il film non ci fa vedere quello che lei compie per vendetta, ma con un'ellissi passiamo ad un momento successivo in cui la donna ha comunque il corpo coperto di lividi e ferite, quindi si lascerebbe credere che ha avuto una colluttazione o comunque ha punito fisicamente l'abusatore. Questa indeterminatezza con cui il film parte l'ho trovata poco convincente, così come poco convincente in termini drammaturgici è la sua missione di vendicatrice seriale, dato che la trama ci lascia intendere che Cassie assolverebbe a questo compito già da parecchi anni. Al di là di certi dettagli, la prima parte è comunque quella più efficace e con i personaggi caratterizzati in maniera più puntuale; nella seconda alcuni colpi di scena risultano invece decisamente forzati e inverosimili, soprattutto quello dell'antipatica Madison che per vendetta consegna a Cassie un cellulare con il video dello stupro di Nina da parte di Al Monroe sotto gli occhi dei compagni universitari, restando impunita: oggettivamente che una prova del genere riemerga a distanza di più di dieci anni dall'accaduto, senza che Cassie ne sapesse nulla, risulta abbastanza difficile da mandare giù per lo spettatore. Il fatto che il personaggio di Ryan, l'improbabile ma simpatico corteggiatore di Cassie, si trasformi nel giro di cinque minuti in un mostro complice dello stupro è un altro errore clamoroso di questo copione nonostante tutto premiato con la statuetta, e risente di un furore anti-maschile che alla fine nuoce alla pellicola, ricordando i toni di un brano come "Gli uomini non cambiano" di Mia Martini, fra i meno memorabili della defunta cantante. Peccato, perchè un'opera che si pone come seria e appassionata su un tema scottante finisce per perdere a causa di queste sviste buona parte del suo potere di persuasione; restano all'attivo una confezione accurata, un'ottima prova della protagonista e quelle dignitose di Bo Burnham nella parte del fidanzato e Clancy Brown e Jennifer Coolidge nella parte dei genitori.

voto 6/10   

Carey Mulligan

Una donna promettente (2020): Carey Mulligan

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