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Rally

Regia di Sergio Martino vedi scheda film

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La recensione su Rally

di mm40
3 stelle

Giunto ormai a fine carriera, il grande campione di rally Alain Costa decide di prendere sotto la sua ala protettiva un giovane pilota talentuoso. Rivalità, amori e sfide in velocità si ripetono fra un e percorso e l’altro, arrivando perfino alla mitica Parigi-Dakar.

Le prime due puntate sono incentrate sulla figura di Alain Costa (Giuliano Gemma); le successive sei spaziano principalmente fra riprese acrobatiche e personaggi di contorno: questo perché Rally nacque originariamente nel 1986 come progetto Rai – con finanziamenti europei – finalizzato all’ora e mezza di durata, ma tanto piacque da richiedere un ampliamento della serie fino alla lunghezza oggi conosciuta. Nel frattempo, sempre per la televisione di Stato, Vittorio Sindoni girava con Gianni Morandi La voglia di vincere, ambientato nello stesso mondo e con simili dinamiche nella storia: il successo di questo lavoro dev’essere stato indubbiamente lo sprone definitivo a far scattare la molla del progetto Rally. Sergio Martino, già da qualche anno più vicino al piccolo che al grande schermo, aveva ricevuto una pesante delusione con il fantascientifico Vendetta dal futuro (1986), cosa che lo portò a riflettere seriamente sull’opportunità di continuare con il cinema di genere. Ecco perché la sua successiva produzione si concentrerà quasi esclusivamente sulle fiction, peraltro lavorando soprattutto per la Fininvest/Mediaset berlusconiana. Qui, oltre alla discreta confezione e alle scene di corse appositamente girate, non c’è molto da ricordare; l’esordio da attrice di Yvonne Sciò non è francamente eccelso e, oltre al già citato Gemma, nel cast i nomi di rilievo sono quelli di Robert Hoffmann, Ivan Desny, Gino Santercole, Eleonora Brigliadori, Pascale Audret, Luca Lionello e Lorraine De Selle. Quest’ultima figura inoltre nei crediti di sceneggiatura insieme al regista, a Sauro Scavolini e a Massimo De Rita (da un’idea di Ugo Liberatore). Curiosità: la fotografia era in partenza affidata a Giancarlo Ferrando, che sul set si ruppe una gamba durante una ripresa spettacolare e venne quindi sostituito da Luigi Kuveiller. 3,5/10.

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