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Pinocchio

Regia di Matteo Garrone vedi scheda film

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La recensione su Pinocchio

di alan smithee
7 stelle

locandina

Pinocchio (2019): locandina

La favola di Pinocchio ha valicato gli esigui confini nazionali italici già con la sua originaria, fortunata originale esposizione letteraria ad opera di Carlo Collodi risalente a fine '800.

Ma è stato in realtà il cinema, grazie soprattutto al libero ma spiritoso e divertente adattamento firmato Walt Disney del 1940, a celebrarne i fasti a livello planetario.

Poi il cinema si è sempre e sin troppo interessato alla figura del più celebre burattino animato, e trasposizioni più varie e anche eccentriche - di fatto spesso apocrife o fuorvianti rispetto al testo originario, si sono succedute, sino a rendere francamente impossibile ripensare ad un adattamento ben concepito che non facesse ripensare, più che alla già accennata versione a cartoni americana, alla bellissima , indimenticabile, didattica versione televisiva italiana del 1972, in cui Luigi Comencini, da sempre vicino e dallo sguardo particolarmente predisposto e sensibile verso il mondo dei bambini, si prende il tempo consentito dai ritmi televisivi, per rendere epica la favola del burattino senza fili.

Roberto Benigni

Pinocchio (2019): Roberto Benigni

Federico Ielapi

Pinocchio (2019): Federico Ielapi

 

Garrone da tempo pensava di dire la sua in merito, ed ora, dopo aver visto la sua versione, capiamo a cosa è servita la parentesi fantastica celebrata col suo interessante e controverso, bizzarro ed apparentemente un po' fine a se stesso "Il racconto dei racconti".

Questo suo Pinocchio, che molto deve nello stile e nella impostazione, oltre che negli effetti speciali arditi, ma di facciata vintage, a quel suo film precedente appena citato, riesce a restituire lo spirito educativo e didattico della favola di Collodi, senza dimenticarsi peraltro un suo impeto di denuncia contro i malcostumi etici ed organizzativi di una comunità, di uno stato ed una società devastata dalla miseria e dall'ingiustizia sociale.

Federico Ielapi, Massimo Ceccherini

Pinocchio (2019): Federico Ielapi, Massimo Ceccherini

Federico Ielapi

Pinocchio (2019): Federico Ielapi

 

Nel raccontare genesi e gesta del burattino, e dei molti personaggi che lo assistono od ostacolano lungo il suo cammino, Garrone si avvale di splendide efficaci scenografie che fanno della opulenta e lussureggiante campagna toscana il più appropriato teatro di posa, e di una musica flautata che ricorda con rispetto l'indimenticabile motivo sonoro che accompagnava l'accurato ed indimenticato lavoro televisivo di Comencini.

Quanto agli interpreti, ecco che Pinocchio si fa carico di riconciliare Roberto Benigni con l'opera di Collodi, dopo che i fasti da Oscar de La vita è bella lo indussero imprudentemente, quasi un ventennio orsono, a prendersi la briga di occuparsi del suo discutibile adattamento, ove l'attore ebbe l'estro e l'ardire di prendersi carico di interpretarne il protagonista.

Nei panni di Geppetto, l'attore aretino risulta perfetto, oltre che commovente ed accorato per questo suo amorevole desiderio di paternità che spinge, qui più che mai sino ad oggi, al sacrificio più estremo ed assoluto di un genitore nei confronti della sua progenie.

Lo circondano altri grandi attori, quasi tutti straordinari, tra i quali citerei Massimo Ceccherini e Rocco Papaleo, rispettivamente la Volpe ed il Gatto, Teco Celio nei panni del giudice dell'assurdo vaneggiare ed in forma di primate, la splendida Marine Vacth nel ruolo della Fata Turchina che pretende il sacrificio della diligenza e della buona condotta, ma sa distinguersi per indulgenza e senso del perdono.

locandina

Pinocchio (2019): locandina

 

Insomma Garrone, con questo suo ennesimo e - ammettiamolo - sulla carta non molto atteso o ritenuto più di tanto necessario, ulteriore adattamento della celebre fiaba di Collodi, mi ha letteralmente spiazzato, aiutandomi a ritrovare, nel suo intenso racconto, le stesse preziose sensazioni ormai date per disperse, che da bambino provavo mentre l'adorata zia leggeva e rileggeva, a mia sorella ed a me, il libro illustrato che più ci appassionava.

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