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L'uomo del banco dei pegni

Regia di Sidney Lumet vedi scheda film

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La recensione su L'uomo del banco dei pegni

di bradipo68
8 stelle

Tutti i fantasmi del passato che ti esplodono in faccia come una bomba a frammentazione.La vita dell'ebreo Sol è segnata dal suo internamento in un campo di concentramento nazista.Segnata forse vuol dire poco.Condizionata è il termine migliore perchè i ricordi confusi si affastellano continuamente nella sua mente offuscata dalla tragedia che ha vissuto e reagisce in modo assolutamente contraddittorio a tutti quelli che manifestano una qualche comprensione per lui,se non affetto(i familiari).Gli altri praticamente non esistono:sono tutti uguali,carne da spolpare nel modo migliore possibile.Sol è un uomo solo che ha abiurato da tutte le sue convinzioni morali:fa l'usuraio,lavora in un banco di pegni per uno sfruttatore di prostitute e la sua è un aridità d'animo che infierisce bassamente sui suoi tristi,bisognosi clienti.Sol non si fa impietosire e rifiuta sdegnosamente chi cerca di comprenderlo.Anche il suo aiutante che cerca di imparare da lui.Fino al giorno della rapina organizzata anche con la collaborazione del suo aiutante.Il quale annientato dalla passività di Sol sceglie di salvarlo da sicura uccisione frapponendo il suo corpo e intercettando la pallottola destinata a Sol.E come ho detto prima tutti i fantasmi del passato di Sol esplodono come una bomba:finalmente capisce che nella sua vita ha sbagliato tutto ma si rende anche perfettamente consapevole che il suo è ormai un errore definitivo.Non si può tornare indietro.Lumet ci lascia con il cuore dell'uomo gonfio di un dolore mai provato prima....Un film accusato biecamente di antisemitismo ma probabilmente solo da chi non l'ha visto:Sol è ebreo ma è un dettaglio,la sua personalità non è così traviata dalla religione ma dalle tragiche esperienze dolorose provate sulla propria pelle.Il film non dice che tutti gli ebrei sono così:ce ne descrive uno.E se Sol nella finzione filmica fosse stato cattolico o musulmano sarebbe stata la stessa cosa?La regia di Lumet è immaginosa con degli spiazzanti flashback incastonati nella narrazione,il bianco e nero è molto contrastato da un ottima fotografia e la prova di Steiger è maiuscola.E'un attore parecchio incline a istrionismi alla Brando ma qui si controlla magnificamente e regala una delle migliori prove attoriali che io ricordi:un perfetto equilibrio tra il minimalismo della vita normale di Sol e il modo di recitare quasi teatrale del finale o delle parti in campo di concentramento.E il suo One man show si fonde perfettamente con la materia narrativa.La sua prova ci rende quasi partecipi della tragicità del personaggio,facendone quasi percepire fisicamente il disagio.E non è roba da tutti....

Su Rod Steiger

una delle sue prove migliori

Su Geraldine Fitzgerald

non male

Su Brock Peters

ok

Su Jaime Sanchez

discreta prova,forse un filo melodrammatica

Su Sidney Lumet

ottima regia tra flashback virtuosistici e un presente analizzato con dovizia di particolari

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