Espandi menu
cerca
I giovani arrabbiati

Regia di Tony Richardson vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 166
  • Post 16
  • Recensioni 10912
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su I giovani arrabbiati

di mm40
6 stelle

Look back in anger è un testo fondamentale per la cultura inglese a cavallo fra i Cinquanta e i Sessanta: è la prima opera infatti a trattare in maniera 'adulta' le irrequietezze giovanili e a lanciare uno sguardo disincantato su problematiche tabù o comunque difficili quali divorzio, aborto e in particolare sulla struttura classista nella società britannica. L'autore John Osborne portò il testo a teatro con la regia di Tony Richardson (futuro Oscar per Tom Jones, nel 1964), che quindi - dato l'enorme successo dello spettacolo - decise di trasportare Look back in anger anche sul grande schermo; è la prima regia per lui, ma può contare quantomeno su tre collaboratori di ottimo stampo: lo sceneggiatore Nigel Kneale, che già da anni lavorava per teatro e tv (Bbc), lo stesso Osborne, che aiutò Kneale nella scrittura, e un protagonista di richiamo (sebbene ancora lontano dalla popolarità che l'incontro con Liz Taylor gli procurerà) come Richard Burton. Al fianco di quest'ultimo c'è un altro nome piuttosto celebre, cioè quello di Claire Bloom, co-protagonista di Luci della ribalta (1952) di e con Chaplin, nonchè nel cast di Karamazov di Richard Brooks in quello stesso 1958. Probabilmente l'elemento più discutibile di tutto il film è l'età del protagonista: un Burton 33enne doveva infatti interpretare un ragazzo di 25 anni e, per quanto 8 anni siano pochi, in questo caso sembrano pesare parecchio. Al di là del valore del testo di partenza, è importante ricordare anche che con questa pellicola viene alla scoperta il cosiddetto Free cinema inglese, un cinema attento alle esigenze popolari, che mira ad analizzare aspetti e ambiti sociali solitamente trascurati (Ken Loach muove i suoi primi passi qui): la naturale prosecuzione sul grande schermo del discorso cominciato da Osborne sulla pagina. Ultima nota: il titolo italiano è semplicemente disgustoso: ancora una volta i traduttori del Belpaese riescono a travisare l'intero significato di un'opera e ad annichilirla affibbiandole un titolo demenziale. 6,5/10.

Sulla trama

Jimmy, di estrazione popolare e con un carico di frustrazioni personali, ha una bancarella di dolciumi al mercato; sua moglie Alison è incinta ma non riesce a dirglielo: i due sono perennemente litigiosi. Così lo lascia; Jimmy inizialmente si sente sollevato, ma alla notizia che la moglie ha perso il bambino di cui lui neppure sapeva, torna umilmente da lei.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati