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Panama Papers

Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Panama Papers

di obyone
7 stelle

Meryl Streep

Panama Papers (2019): Meryl Streep

 

Venezia 76. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.

Una lavatrice a gettoni ci porge un caloroso benvenuto aprendo l'oblò. Tra un pib e l'altro infiliamo le mutande e i calzini nel cestello. Aggiungiamo un paio di tappi di detersivo e un misurino di profumatissimo ammorbidente. Chiuso lo sportello inseriamo tre o quattro monete e non ci pensiamo più. La lavatrice professionale ci saluta e ci dà appuntamento a seguire. Possiamo fare una passeggiata con tanto di sigaro tra le labbra e cappello in testa o gustare "l'arroz" con pollo nel vicino ristorante. La macchina a gettoni sbatte la nostra biancheria puzzolente sottoponendola a continui strappi e movimenti rotativi. Quando torniamo ritiriamo la roba pulita e profumata di primavera. La riponiamo nella ventiquattrore, bella piegata e impacchettata, pronti a tornarcene a casa. Luogo di arrivo: ininfluente. Luogo di partenza inequivocabile: Panama. Nazione pulitissima che presenta una percentuale superiore alla media di lavanderie a gettone. Estremamente professionali, anonime, garanti della privacy. Non dobbiamo preoccuparci se il calzino è insanguinato, il reggipetto è nella valigia sbagliata o il boxer ha i pizzi...

Nelle lavanderie panamensi le macchine che rigirano i panni sono cassette di sicurezza pronte a cullare i bigliettoni in arrivo all'interno di confortevoli uffici. Una tassazione felice, leggi aggirabili, conti correnti anonimi e compiacenti prestanome, a capo di società di carta, sono il giaciglio su cui riporre i "risparmi". A Panama entrano i soldi del narcotraffico, della vendita illegale di armi, delle imposte evase, delle tangenti estorte da politici ignobili. Dopo qualche giro, dall'oblò escono mazzette lucenti pronte per essere riciclate in un attico a New York o in una villa in Costa Azzurra. Panama è piena di lavatrici e chi fa un viaggio da quelle parti non scorda mai di riempire la valigetta di calzini e mutande bisognosi di una pulitina. Più sono lerci e più brillanti ne escono. Il problema è che prima o poi qualcuno diventa fin troppo maniaco della pulizia e finisce per attirare l'attenzione. E magari l'autorità preposta, per colpa di una soffiata inopportuna, è costretta a controllare tutto quel via vai di biancheria che preferirebbe restasse nell'anonimato.

 

Gary Oldman, Antonio Banderas

Panama Papers (2019): Gary Oldman, Antonio Banderas

 

"The Laundromat" è il titolo appropriato per questa storia di vittime mai risarcite, imprese di assicurazione inesistenti, truffe a sei zeri ed omicidi brutali. Netflix Italia lo ha, naturalmente, modificato, confondendo le idee del proprio algoritmo che, ad una parola in grado di attorcigliare la lingua, preferisce il titolo esotico di uno scandalo riemerso da qualche pertugio mnemonico. La lavanderia a gettoni più chic di Panama è, senza ombra di macchia, lo studio di consulenza Mossack & Fonseca. Soderbergh affida ai fondatori della società il compito di raccontare le gesta del capitalismo finanziario dall'antico baratto fino all'epopea delle società di comodo. Gary Oldman e Antonio Banderas sono Mossack e Fonseca, sono il gatto e la volpe. Ma dei mitologici animali collodiani gli avvocati mantengono, esclusivamente, il fare malandrino e la complementarietà che li lega. Mossack e Fonseca sono ricchi, eleganti e senza scrupoli. Ci vedono bene e si muovono con destrezza tra le altalenanti funi del settore finanziario di cui sono abili funamboli. Inventano strade sempre nuove per incanalare i flussi di danaro in entrata e rendono profittevole l'investimento dei loro ricchi clienti.

La M&F è la punta splendente di un iceberg che nasconde, sotto il pelo dell'acqua reati ed ingiustizie. Nelle acque oscure del malaffare ci guida la signora Ellen Martin (Meryl Streep), donna di una certa età, costretta a fare i conti con il mondo delle assicurazioni dopo un incidente lacustre che ha mietuto parecchie vittime nella sua comunità. La signora Martin è il tipico cittadino da spellare, quel tipo di persona che, per mancanza di cultura e poca dimestichezza con banche ed economia, non riesce a distinguere un prodotto finanziario da un altro. Costretta dagli eventi a far fronte al mancato versamento del risarcimento che le spettava, la signora scopre che dietro l'assicurazione che doveva rifondere il danno c'è una cassetta postale ed una selva di false società riconducibili allo stato del Centramerica. Lungo il percorso dell'indomita campagnola il gatto e la volpe allietano il racconto tra cocktail al veleno, accidentali dipartite, infedeltà ed un geniale accomodamento finanziario tra coniugi.

 

Antonio Banderas, Gary Oldman

Panama Papers (2019): Antonio Banderas, Gary Oldman

 

Soderbergh ha l'intuizione di raccontare i Panama Papers divertendosi e divertendo; così facendo mantiene l'interesse su un argomento ostico, poco attraente ed ingarbugliato come una matassa. Maryl Streep è sempre strepitosa nei panni del cittadino comune che sbatte contro il sistema ragranellando fregature e dispiaceri prodotti da un capitalismo senza regole. Il giochetto delle matrioske suscita ilarità e sorpresa anche se l'ultimo step non mi è piaciuto moltissimo. Soderbergh avrebbe potuto fermarsi al secondo coperchio lasciando un messaggio preciso al cittadino americano chiamato ad una maggiore accortezza e alla denuncia degli illeciti. A mio avviso non era necessario tirare in ballo la star e lo spirito anti-repubblicano che l'ha contraddistinta per lanciare il monito alle genti. La graffiante ironia sprigionata dai racconti era, del resto, sufficiente a ridicolizzare una sistema che fa del raggiro l'arte più apprezzata per togliere ai poveri e dare ai ricchi.

 

Meryl Streep

Panama Papers (2019): Meryl Streep

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