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Rambo: Last Blood

Regia di Adrian Grunberg vedi scheda film

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La recensione su Rambo: Last Blood

di tobanis
6 stelle

E' il solito Rambo ma qualcuno si è scandalizzato...mah, si rivedesse la serie, prima di parlare a vanvera.

Ho visto anche questo ennesimo film su Rambo solamente, in definitiva, perché avevo visto gli altri. Spererei sia l’ultimo, ma il finale sui titoli di coda lascia aperto uno spiraglio. Cosa abbiamo: Rambo si è ritirato, vive in un ranch, allevando cavalli, con una vecchia amica e la di lei nipote, una ragazza fighetta sui 20 anni, che sta crescendo come una figlia. La ragazza però scopre che il padre, che l’abbandonò a suo tempo, vive in Messico. Si organizza e va a trovarlo da sola, poi però per lei le cose vanno malissimo. Ora, i messicani non lo sanno, ma è chiaro che Mexico vs. Rambo, non c’è storia, dunque non è una cosa geniale fare incazzare John Rambo, che anche se vecchio e se va avanti a pastiglie, poi però se gli fai girare i maroni, non ce n’è più per nessuno. Non anticipo, diciamo che lo faranno incazzare di brutto e il film prende quota, perché Rambo, senza vincoli morali, che cerca solo vendetta contro i cattivi, beh, altro che splatter, è un massacro, un macello, un oceano di sangue.

Non dico altro, Stallone anche se vecchio e un tantino rincoglionito riempie sempre lo schermo; la trama è primitiva ma altro non si chiede, se vai a vedere una roba che si intitola Rambo: ultimo sangue, non ti aspetti insomma un convegno sulle modifiche alle abitazioni dei mercanti medioevali nel Granducato di Toscana, ma morti dilaniati. Il cast è sorprendentemente buono, con validi e bravi cattivi, il film alla fine dà tutto quanto promette e la critica che seguo (ma non quella USA) e il grande pubblico sono rimasti sulla sufficienza, come me.

Il film non è andato bene, al botteghino; è stato accusato un po’ di tutto, dal dare messaggi sbagliati (ma un film deve dare un messaggio? Che è, un vangelo?), al razzismo verso i messicani (beh, se la prende con i messicani cattivi…è un mondo difficile), di propaganda verso Trump (????? Ma dove?), insomma è politically scorrect, pare, quanto meno in USA, dove ormai hanno sbroccato di brutto. A me è parso il solito Rambo, cattivo quanto basta, e se lo è di più, meglio. Ai Razzie award si sono divertiti, l’hanno premiato per il Peggiore sequel e per il Peggiore disprezzo per la vita umana e la cosa pubblica (geniali), le altre numerose candidature invece non sono andate a “buon” fine.

Insomma pare che se vedi un film di Rambo, in Usa, sei una cattiva persona; a saperlo prima lo vedevo ancora più volentieri.

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